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1. agosto: Berset, c’è una sola Svizzera

Il consigliere federale Alain Berset all'inaugurazione dell'ampliamento del Museo nazionale a Zurigo. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) La chiave del successo è la preservazione di equilibri sociali e regionali, secondo il consigliere federale Alain Berset, che si è espresso oggi pomeriggio a Zurigo, alla vigilia della festa nazionale.

“Non ci possono essere due Svizzere, ma solo una”, ha aggiunto il ministro dell’interno.

Berset ha parlato in occasione dell’inaugurazione dell’ampliamento del Museo nazionale a Zurigo. Lo spirito dei tempi, in Svizzera come altrove, è marcato dal ripiegamento su sé stessi, la paura del futuro e il mantenimento di ciò che è stato acquisito, ha affermato. E ciò sebbene la rivoluzione digitale sembri disdegnare le frontiere.

La nostra identità fluttuante può paradossalmente rivelarsi una grande forza, poiché ci porta a reinventarci. In quanto piccolo Paese, la Svizzera ha bisogno di “strategie intelligenti”. Si tratta di pensare all’economia attraverso scenari e opzioni, ma senza mettere in pericolo l’identità e le istituzioni.

Il Paese non può mutare in una società “nella quale la diffidenza reciproca rende impossibile un dibattito sensato e soffoca in partenza tutti i compromessi”, ha avvertito il consigliere federale.

La Brexit ha mostrato chiaramente che con la globalizzazione si è insinuata una forte tensione tra capitalismo e democrazia. Sebbene la Svizzera sia molto globalizzata e molto democratica, Berset si è detto convinto che la Confederazione abbia una buona chance di superare queste tensioni.

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