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Adozione: nuove norme dal primo gennaio 2018

(Keystone-ATS) Dal primo gennaio 2018 l’adozione del figlio del partner sarà permessa, oltre che alle coppie unite in matrimonio, anche a quelle vincolate da unione domestica registrata e a quelle che convivono di fatto.

In tale data entrerà infatti in vigore la revisione del diritto in materia di adozione.

La decisione è stata presa lo scorso 5 luglio dal Consiglio federale, si legge in un comunicato governativo odierno. Le nuove norme rendono fra le altre cose più flessibili le condizioni per l’adozione e allentano il segreto dell’adozione.

Secondo il diritto vigente, soltanto le coppie sposate possono adottare il figlio del partner. Con le nuove normative saranno eliminate le disparità di trattamento e riconosciute anche legalmente le relazioni di fatto tra l’adottando e il patrigno o la matrigna.

La coppia può in tal modo integrare completamente il figlio nella nuova famiglia e disporre le misure necessarie in caso di morte del genitore biologico. L’adozione congiunta di un bambino estraneo continuerà invece a essere preclusa alle coppie omosessuali e a quelle conviventi di fatto.

Con l’entrata in vigore della revisione saranno anche rese più flessibili le condizioni generali per l’adozione, alle quali si potrà infatti derogare nell’interesse del bambino. L’età minima di chi intende adottare un figlio sarà inoltre abbassata da 35 a 28 anni. La durata minima della relazione di coppia sarà ridotta da cinque a tre anni e non sarà più determinante la durata del matrimonio, bensì quella della convivenza.

La revisione prevede anche un allentamento del segreto d’adozione. I genitori biologici che hanno dato in adozione il proprio figlio e successivamente vogliono cercarlo o ottenere informazioni su di lui, potranno in futuro conoscere le sue generalità, a condizione che il figlio – maggiorenne – acconsenta. Se il figlio è minorenne servirà l’avallo anche dei genitori adottivi.

Come oggi, il figlio adottato ha il diritto di conoscere le proprie origini, senza che sia necessario il consenso dei genitori biologici. In futuro, potrà ottenere informazioni non solo sui propri genitori biologici, ma anche sui propri fratelli e fratellastri biologici, a condizione che questi ultimi siano maggiorenni e vi acconsentano.

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