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Afghanistan: kamikaze contro Nato a Kabul, 12 morti

(Keystone-ATS) Un veicolo blindato della Nato è stato attaccato oggi, in una affollata area di Kabul vicino ad un ospedale, da un kamikaze a bordo di un’auto carica di esplosivo. Il bilancio è di 12 morti e 66 feriti. Fra le vittime tre contractor civili americani.

Oltre a distruggere il mezzo militare, l’esplosione ha investito in pieno decine di persone che si trovavano nella zona, distruggendo anche autoveicoli e mandando in frantumi i vetri delle finestre degli edifici vicini.

Non si contano più ormai gli attentati terroristici che negli ultimi mesi hanno avuto per teatro Kabul, nonostante che la galassia degli insorti antigovernativi, guidata dai talebani dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, stia attraversando una profonda crisi legata all’ufficializzazione della morte di un leader storico come il mullah Omar.

L’attentatore suicida è entrato in azione a metà pomeriggio nel quartiere orientale di Mikroriyan intercettando un veicolo blindato parte di un convoglio in movimento della missione ‘Resolute Support’ della Nato che dal primo gennaio ha sostituito la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf).

È in questa area, va ricordato, che le forze di sicurezza afghane ed internazionali presidiano “l’anello di acciaio” che cinge la capitale, ed attraverso cui si entra nel centro cittadino dove si trovano le ambasciate straniere ed i principali edifici e ministeri governativi.

L’attentato ha provocato una forte esplosione, avvenuta a poca distanza dal più importante ospedale privato afghano, Sheenozada. All’esterno di esso stazionano in permanenza durante il giorno moltissime persone, fra cui numerosi venditori ambulanti.

Ecco perché in serata il portavoce del ministero della Sanità, Wahidullah Mayar, ha comunicato il pesante bilancio di dodici morti e 66 feriti, fra cui i tre americani, sei donne e cinque bambini. Questi ultimi si trovavano in un minibus che è stato investito in pieno dallo scoppio.

Da parte sua il portavoce di ‘Resolute Support’ il colonnello britannico Brian Tribus, ha confermato che effettivamente “tre contractor stranieri hanno perso la vita oggi nell’attacco di un VBID (Ordigno esplosivo trasportato da veicolo) ad un nostro convoglio”.

In serata l’attentato non era ancora stato rivendicato, ma in una email ai giornalisti il portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid, ha escluso qualsiasi responsabilità del suo gruppo – scrive CBSNews online.

Secondo gli analisti, le tensioni all’interno dei talebani dopo la morte del Mullah Omar, e gli obiettivi strategici degli altri due gruppi oppositori (la Rete Haqqani e il movimento di Gulbuddin Hekmatyar) provocheranno regolamenti di conti di cui Kabul continuerà ad essere la vittima principale.

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