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Afghanistan: Mullah Omar, no a Loya Jirga e elezioni

(Keystone-ATS) Il leader dei talebani, Mullah Omar, ha denunciato oggi il progetto del governo afghano di convocare una Loya Jirga (Gran Consiglio) per approvare un Accordo bilaterale di sicurezza con gli Stati Uniti, un documento che “non sarà accettabile per gli afghani”. In un messaggio in occasione dell’Eid-ul-Odha (Festa del sacrificio), il Mullah Omar ha anche indicato che i talebani “respingono le elezioni (presidenziali)” in via di organizzazione ed invitano gli afghani a non parteciparvi.

Nel messaggio, pubblicato nella pagina web dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, la guida spirituale dei talebani invita “soldati dell’esercito, agenti della polizia nazionale e i cosiddetti ‘Arbaki’ (polizia locale etnica) ad abbandonare i ranghi degli invasori per unirsi alla gente”.

Reagendo tempestivamente ai colloqui conclusi ieri a Kabul dal segretario di Stato americano John Kerry, il Mullah Omar osserva che “gli invasori ed i loro alleati devono comprendere che un Accordo strategico” sulla sicurezza fra Afghanistan e Stati Uniti “avrà per loro gravi conseguenze”. Nel corso degli anni, sottolinea, “gli autentici rappresentanti e le Loya Jirga non hanno mai firmato un documento di schiavitù”.

Per quanto riguarda le elezioni presidenziali previste per il 5 aprile 2014, il Mullah Omar sostiene che la gente sa che “il voto della gente non ha valore nelle elezioni né dà benefici il partecipare alle consultazioni”.

Per cui, si conclude, “l’Emirato islamico dell’Afghanistan respinge queste elezioni e rivolge un appello al popolo affinché eviti di parteciparvi perché si tratta solo di una commedia messa in scena dagli invasori per raggiungere i loro obiettivi”.

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