Afghanistan: mullah Omar rifiuta mano tesa Karzai
KABUL - Il mullah Omar, leader dei talebani in Afghanistan, ha rifiutato la mano tesa offerta dal presidente Hamid Karzai, che nel discorso di investitura aveva fatto appello anche ai talebani non collegati con il terrorismo a unirsi al suo progetto di riconciliazione nazionale.
Il messaggio di Omar è stato diffuso in occasione della vigilia della Eid Al Adha, ricorrenza islamica legata al pellegrinaggio alla Mecca.
Nel lungo messaggio, in cui si congratula con gli afghani per aver fatto fallire il "melodramma americano" non partecipando alle elezioni, il mullah Omar incoraggia gli islamici a "rompere ogni relazione con l'amministrazione leccapiedi di Kabul".
Riferendosi quindi alle prospettive dell'apertura di una trattativa sul futuro politico del Paese, il padre spirituale dei talebani afghani sostiene che "quelli che hanno occupato la nostra terra e preso in ostaggio la nostra gente vogliono usare lo stratagemma del negoziato (...) per raggiungere i loro obiettivi colonialisti".
In ogni caso, si dice ancora, "la gente dell'Afghanistan non sarà d'accordo con un negoziato mirante a prolungare la presenza militare degli invasori sulla nostra amata terra".
"Gli invasori americani - dice ancora Omar - vogliono, sotto il pretesto del negoziato, la resa dei Mujahedin. Una cosa che é impossibile". Peraltro, dice infine su questo tema, "disponiamo di nobili principi e vaste esperienze per la soluzione delle nostre divergenze interne e per l'inizio di un buon comportamento con la gente del mondo".