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Afghanistan:strage civili; Nato,missili non sbagliarono mira

(Keystone-ATS) LONDRA – I due missili che domenica hanno ucciso almeno 12 civili afghani in un villaggio del distretto di Nad Ali, in provincia di Helmand, non è andato fuori bersaglio e non ha avuto problemi tecnici: lo ha precisato il generale britannico Nick Carter, comandante delle forze Nato nel sud dell’Afghanistan.
I due missili, lanciati con un sistema di artiglieria mobile, sembravano inizialmente aver mancato il bersaglio designato di circa 300 metri e l’Isaf, la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), nel presentare le condoglianze alle vittime civili, decise di sospendere l’uso dei missili in questione per attendere i risultati di un’inchiesta. Nel frattempo il ministero della difesa britannico ha dichiarato che i militari che hanno scelto il bersaglio non sapevano che ci fossero civili: “Non è insolito per gli insorti operare in edifici in cui ci sono anche dei civili”, ha detto il portavoce.
“Ora sappiamo che l’attacco ha colpito il bersaglio prescelto. Non era impazzito. Non c’era in esso alcun difetto tecnico”, ha detto il gen. Carter in videoconferenza da Lashkar Gah, capoluogo della provincia di Helmand, a giornalisti riuniti a Londra. “Stiamo utilizzando ancora questo tipo di missile, anche se dopo l’incidente ne abbiamo lanciato finora uno solo”, ha aggiunto Carter, concludendo che “siamo molto attenti, come per ogni arma lanciata a distanza”.
La notte fra venerdì e sabato l’Isaf ha lanciato un’ operazione militare in grande stile denominata Mushtarak (“Insieme” in lingua dari) per riconquistare ai talebani il territorio della provincia di Helmand.

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