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Alliance Santé: cassa malattia unica avrà svantaggi per famiglie

(Keystone-ATS) Se l’iniziativa per una cassa malattia unica sarà accettata in votazione popolare, il prossimo 28 settembre, molti assicurati pagheranno premi più cari, e saranno soprattutto le famiglie a fare le spese dell’introduzione di questo sistema. Lo ha sostenuto in una conferenza stampa oggi a Berna “Alliance Santé”, che riunisce parlamentari di partiti borghesi, gli assicuratori malattia di Santésuisse e Curafutura, la federazione delle imprese svizzere Economiesuisse e l’associazione delle industrie farmaceutiche Interpharma.

Una cassa malattia unica “segnerà la fine dei premi vantaggiosi per i bambini e i giovani e di tutte le riduzioni in generale”, secondo una perizia condotta per conto di Alliance Santé dal professore Ueli Kieser, vice direttore dell’istituto di diritto dell’Università di San Gallo. La perizia giuridica sul testo dell’iniziativa, affermano gli oppositori, è stata commissionata per informare i cittadini, prima di votare, “sul vero significato dell’iniziativa popolare e delle sue conseguenze”.

In particolare, dallo studio emerge un’importante differenza tra i testi in italiano e francese e quello in tedesco dell’iniziativa : nei due testi “latini” si parla di “premi fissati per cantone”, mentre nel testo tedesco si legge “premi uniformi (einheitliche) per ogni cantone”.

Secondo un’interpretazione generalmente accettata, di solito è la versione più specifica a prevalere, ha detto Kieser. In Parlamento, nel corso dell’esame dell’iniziativa, la differenza non è emersa e in seno alla Commissione della sanità le discussioni sono state condotte sulla base del testo tedesco, ha precisato la consigliera nazionale Isabelle Moret (PLR/VD).

Secondo Alliance Santé, quest’interpretazione dell’articolo costituzionale è sufficiente per anticipare la legge d’applicazione: i premi saranno identici per tutti all’interno di uno stesso cantone, non vi sarà quindi più alcuna differenza tra città e campagna e non sarà più possibile ridurre i premi – oggi fino al 50% – scegliendo franchigie più alte o modelli speciali di assicurazione.

I bambini e i giovani fino a 25 anni pagheranno gli stessi premi che gli adulti. Per Alliance Santé, saranno soprattutto le famiglie della classe media a dover pagare lo scotto, mentre le persone singole e chi oggi ha la franchigia più bassa (300 franchi) vedranno la loro fattura diminuire. Per il copresidente di Alliance Santé, l’ex-presidente del PPD Philipp Stähelin, gli assicurati non avranno più alcuna motivazione di comportarsi in maniera responsabile e attenta in materia di costi della salute. Secondo l’organizzazione, gli autori dell’iniziativa fanno promesse vane quando dichiarano che la cassa malattia unica porterà a un sistema sanitario più vantaggioso e giusto.

Dal canto loro gli iniziativisti contestano la validità dello studio giuridico di Kieser. “La lobby delle casse malattia e i loro rappresentanti politici cercano di spaventare, commissionando uno studio compiacente probabilmente pagato con i nostri premi” che insinua menzogne e verità parziali, scrivono il consiglieri nazionali Marina Carobbio Guscetti (PS/TI) e Stéphane Rossini (PS/VS) in una nota diffusa al termine della conferenza stampa di Alliance Santé. È semplicemente sbagliato sostenere che la cassa pubblica sopprimerà la possibilità di proporre modelli come quello del medico di famiglia, anzi essi diventeranno lo standard, aggiungono.

I bambini e i giovani adulti possono ovviamente ancora beneficiare di premi più bassi, ha dichiarato la consigliera nazionale Jacqueline Fehr (PS/ZH), presente per conto del comitato d’iniziativa alla conferenza stampa degli avversari. È difficile immaginare che il Parlamento scelga la peggiore attuazione possibile dell’iniziativa, qualora essa venisse accettata. Solo le differenze regionali all’interno dello stesso cantone verranno cancellate nell’interesse della solidarietà, che è quanto auspica anche il Consiglio federale, ha aggiunto Fehr.

L’iniziativa “Per una cassa malati pubblica” è stata depositata il 23 maggio del 2012. Essa chiede che l’assicurazione sociale contro le malattie venga esercitata da un unico istituto nazionale, in cui sarebbero rappresentati Confederazione, Cantoni, assicurati e fornitori di prestazioni. La cassa dovrebbe essere rappresentata in ogni cantone da un’agenzia. Spetterebbe alle “succursali” cantonali fissare i premi e incassarli. Governo e Parlamento sono contrari.

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