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Alpiq chiude 2016 in attivo, utile di 294 milioni

Alpiq chiude l'esercizio 2016 in attivo. Keystone/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Il gruppo energetico Alpiq chiude l’esercizio 2016 in attivo, con un utile netto di 294 milioni di franchi, a fronte del passivo di 830 milioni accumulato l’anno precedente.

Sulle attività ha inciso negativamente anche l’imprevisto arresto della centrale nucleare di Leibstadt: i disinvesimenti operati hanno comunque permesso di ridurre l’indebitamento netto, portandolo al di sotto della soglia del miliardo di franchi secondo quanto si legge in un comunicato odierno. Questo dato è passato infatti da 1,3 miliardi a circa 860 milioni di franchi.

La società ha inoltre ricordato che l’apertura sino al 49% del suo portafoglio idroelettrico agli investitori “non è terminata”: questa procedura permetterà di ridurre ulteriormente l’indebitamento netto.

A causa della situazione finanziaria tesa, verrà proposto ancora una volta agli azionisti la rinuncia al versamento di un dividendo.

Il volume d’affari è calato del 9,5% a 6,08 miliardi a causa della debolezza dei prezzi dell’elettricità all’ingrosso. Si conferma dunque il trend negativo degli ultimi anni: ancora nel 2010, questa cifra ammontava a oltre 14 miliardi. La produzione è scesa del 6,9% a 16’581 gigawattora (GWh).

Da parte sua, il risultato operativo Ebitda, al netto degli effetti non ricorrenti, è diminuito del 17,7% a 395 milioni. In discesa, del 21,8%, anche l’utile prima di interessi e imposte (Ebit), a 204 milioni, per un corrispondente margine del 3,4%.

Ricavi e risultato netto superano le attese degli analisti consultati dall’agenzia finanziaria AWP, che avevano in effetti pronosticato un fatturato di 6,05 miliardi e un utile di 134 milioni.

Per l’esercizio in corso Alpiq punta a “garantire le capacità finanziarie della società” attraverso la riduzione dell’indebitamento netto. Il gruppo prevede tuttavia che i risultati saranno trascinati verso il basso dagli effetti negativi di cambio, dall’interruzione delle attività della centrale di Leibstadt e da un contesto di mercato “particolarmente difficile”.

In una successiva nota, il gruppo ha annunciato il “rafforzamento dei settori di crescita secondo una logica industriale”, con lo scopo di ridurre la propria dipendenza dai prezzi all’ingrosso e dalla regolamentazione attuale.

Alpiq intende profilarsi in tre nuove aree operazionali, chiamate “Digital & Commerce”, “Industrial Engineering” e “Building Technology & Design”.

La prima si concentrerà sullo sviluppo di un’intelligenza artificiale in grado di ottimizzare gli impianti della società, le unità di produzione decentralizzate e le nuove energie rinnovabili. Si occuperà anche del commercio e della vendita di prodotti che coprono i diversi bisogni dei clienti sparsi in Europa.

“Industrial Engineering” si prenderà cura della costruzione, dello sfruttamento e dello smantellamento di centrali e installazioni industriali, mentre il segmento “Building Technology & Design” si focalizzerà su edifici intelligenti e mobilità.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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