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Apocalisse inquinamento in Cina, smog soffoca il nordest

(Keystone-ATS) Voli cancellati, autostrade chiuse, visibilità di 500 metri al massimo. È allarme ‘apocalisse dell’aria’ in tutto il nordest della Cina.

L’attivista di Green Peace Dong Liansai ha dichiarato alla Bbc che il livello di inquinamento rilevato nella metropoli di Shenyang è “il più alto che si sia mai registrato” in Cina e nel mondo.

Domenica scorsa il livello di particelle P.M. , ritenute rischiose per la salute, è stato di 1400 microgrammi per metro cubo, cioè 56 volte più alto di quello ritenuto il massimo sopportabile per l’organismo umano dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che è di 25 microgrammi per metro cubo. I livelli sono di poco inferiori in tutto il nordest del Paese. Tra le città avvolte da domenica in una nube grigio-giallastra ci sono la capitale Pechino, la vicina città portuale di Tianjin e numerosi centri delle province del Liaoning, Hebei, Henan ed Heilongjiang.

I media locali riferiscono che gli ospedali si sono riempiti di pazienti con difficoltà respiratorie e che molte farmacie hanno esaurito le scorte di mascherine protettive.

Il nordest della Cina è una zona di fabbriche, in gran parte alimentate a carbone, e di miniere. Alla fine della settimana scorsa sono stati accesi gli impianti di riscaldamento che hanno aggravato una situazione già pesante. “Molte città in tutta la Cina e in particolare nelle province del nordest usano il carbone come fonte di energia per il riscaldamento e questo spinge verso l’alto i livelli di inquinamento dell’aria”, ha affermato Zhang Bin, un funzionario dell’ufficio per la protezione dell’ambiente di Changhun, una delle metropoli del nordest.

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