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Appello Obama al partito, uniamoci dietro a Hillary

(Keystone-ATS) Barack Obama esce allo scoperto e lancia un forte appello ad unire le forze democratiche dietro Hillary Clinton. Il suo è un invito fatto a porte chiuse, avvenuto nel corso di un incontro privato con alcuni dei principali finanziatori del partito.

Ma poi confermato in via informale alla Casa Bianca. A riportare le parole del presidente è il New York Times, che le ha apprese da alcuni dei partecipanti al meeting svoltosi venerdì scorso a Austin, in Texas. Dunque prima dell’ultimo Super Tuesday, che ha visto Hillary trionfare un pò ovunque, a partire da due stati chiave come la Florida e l’Ohio.

Alla luce di questo risultato le affermazioni del presidente americano assumono un valore ancor più forte. Mai sono state così nette: Obama ha parlato di un Bernie Sanders “oramai a fine corsa”, con la sua campagna elettorale destinata a terminare a breve. Troppo alta la montagna da scalare per il senatore del Vermont, con la ex first lady che in vista della nomination democratica aumenta sempre più il suo vantaggio in termini di delegati.

Ecco allora che per Obama non ha più senso che i due candidati dem continuino a combattersi tra loro nelle prossime settimane. Così si aiuterebbero solo i repubblicani a riconquistare la Casa Bianca. Meglio unirsi tutti intorno all’ex segretario di stato, con Sanders che potrebbe dare anche lui un enorme contributo alla corsa di Hillary. Perchè la vera minaccia all’orizzonte – avrebbe sottolineato Obama – si chiama Donald Trump.

E primi ad unire gli sforzi dovrebbero essere proprio i finanziatori democratici, facendo confluire il maggior numero di risorse possibili verso la campagna della Clinton. Anche quelli che oggi appoggiano le posizioni più liberal di Sanders. Certo – riporta sempre il Nyt – Obama nel corso dell’incontro ha riconosciuto alcune debolezze di Hillary, percepita da molti come un candidato vulnerabile.

Con tanti democratici – vedi i sostenitori di Sanders – che non la vedono come un una candidata ‘genuinà. Anzi, la continuano a considerare ‘out of touch’, fuori dalla realtà, troppo vicina ai poteri forti. Ma il presidente avrebbe minimizzato la questione, sottolineando le capacità e l’esperienza di Hillary. E ammonendo come la cosa più importante per il partito sia prepararsi fin d’ora allo scontro finale, compattandosi dietro a un candidato forte che abbia l’appoggio di tutti nel fronte democratico e progressista.

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