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AR: Ingo, anzi no, Inge! Candidata UDC si vende come uomo

Il manifesto di Inge Schmid. sda-ats

(Keystone-ATS) “Inge Schmid, il nostro uomo per Appenzello Esterno”. Una scelta strategica e non un errore di stampa è all’origine dei cartelloni pubblicitari apparsi negli ultimi giorni nel cantone d’Oltralpe in vista dell’elezione suppletiva per il Consiglio di Stato.

La candidata dell’UDC – unica donna in corsa per un seggio in governo – ha infatti deciso di puntare sulle proprie “qualità maschili” per tentare il colpo il prossimo 12 febbraio.

Sindaca di Bühler, comune appenzellese di 1700 anime, 56 anni e madre di quattro figli, nella foto che capeggia sui poster Inge Schmid appare tutto fuorché un uomo: fresca di parrucchiere, unghie curate e look femminile, la democentrista si presenta in veste di donna dinamica e sorridente.

Ma lo slogan non lascia dubbi: Inge Schmid ha fin da sempre fatto propri “valori che sono tuttora spesso attribuiti agli uomini: la creazione di una rete di contatti diversificata, la formazione continua e l’impegno politico accanto al lavoro”. “Le mie qualità sono decisamente maschili”, scrive la donna, un’agricoltrice divenuta poi assistente giuridica, nel volantino elettorale.

Oltralpe la vicenda ha suscitato notevole interesse mediatico. “La Svizzera ride di questo manifesto elettorale”, titola ad esempio il portale di notizie online watson.ch. La Neue Zürcher Zeitung (NZZ) si chiede se ad Appenzello Esterno la donna venga ora chiamata direttamente “Ingo” dai concittadini e “papà” dai quattro figli.

La donna non si lascia scalfire dalle battute e ricorda: “quattro anni fa – quando aveva perso l’elezione in Consiglio di Stato al secondo turno, sconfitta da un uomo, ndr – una giornalista aveva insinuato che le mie esperienze di vita e di famiglia non fossero sufficienti per battere un uomo che aveva il grado di maggiore. Ciò mi aveva ferito”.

Per questo la scelta dello slogan per lo meno provocatorio: “secondo me sono le capacità che contano e non soltanto il fatto di essere uomo o donna”, ha affermato la Schmid, che il prossimo 12 febbraio se la dovrà vedere con i candidati maschili Dölf Biasotto (PLR) e Peter Gut (senza partito) per succedere a Marianne Koller (PLR).

Solo la storia dirà se la sua mossa sarà stata vincente. Un episodio analogo è stato coronato da successo nel 2015 in Germania, quando Katja Suding (liberale) dopo essersi presentata come “Il nostro uomo per Amburgo” era stata eletta nel parlamento della città tedesca.

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