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Assemblea PBD: Samuel Schmid loda la concordanza

(Keystone-ATS) SOLETTA – L’ex consigliere federale Samuel Schmid ha tessuto oggi, davanti all’assemblea dei delegati del Partito borghese democratico (PBD) riunita a Soletta, un elogio della concordanza. Un sistema – ha affermato – che presuppone tuttavia la predisposizione a una collaborazione costruttiva. Al termine dei lavori i delegati hanno deciso all’unanimità di sostenere la modifica della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI), in votazione il prossimo 26 settembre.
Il principio della concordanza esige anche una certa autodisciplina da parte dei membri del gremio, che devono essere pronti a rinunciare a strumenti come i referendum ed avere una predisposizione per la confidenzialità, ha aggiunto Schmid, secondo il testo scritto del suo discorso.
La concordanza consente vivaci discussioni all’interno di un organo, ma esige anche la capacità e la volontà di risolvere i conflitti. Secondo Schmid, occorre saper mantenere una certa distanza dal proprio partito, anche se non è necessario rinnegarne l’appartenenza politica.
Purtroppo la Svizzera, secondo Schmid, sta sempre di più sacrificando il principio della concordanza sull’altare del cosiddetto “Zeitgeist” (la mentalità prevalente in un epoca): un sistema di maggioranza parlamentare si sta infatti lentamente affermando mediante le elezioni in seno al Consiglio federale senza che siano state apportate modifiche in questo senso nella Costituzione.
In vista delle elezioni federali del 22 settembre, Samuel Schmid dichiara che spetta al Parlamento valutare chi adempia maggiormente le condizioni per mantenere il principio della concordanza. “Chi si propone ormai solo ed esclusivamente come opposizione deve essere anche pronto ad assumerne le conseguenze”, ha affermato l’ex consigliere federale riferendosi indirettamente al suo ex partito, l’UDC.
Prendendo la parola davanti all’assemblea, il presidente del partito e consigliere nazionale Hans Grunder (BE) ha sottolineato il successo raccolto dalla formazione nelle varie elezioni cantonali condotte in questi primi due anni di vita del PBD. “Siamo arrivati per restare”, ha affermato.
Da più parti è stata riconosciuta la capacità del gruppo di secessionisti dell’UDC – staccatisi dal partito in seguito alla contrastata elezione di Eveline Widmer-Schlumpf in Consiglio federale il 12 dicembre 2007 – di affermarsi quale nuova forza politica. “Da piccolo moscerino ci siamo trasformati in una vespa”, ha affermato Grunder, alludendo scherzosamente ai colori del logo del PBD (giallo e nero).
Al termine dell’assemblea i delegati hanno anche discusso della votazione del 26 settembre ed hanno deciso all’unanimità – con 113 voti senza opposizione e con 3 astensioni – di caldeggiare il ‘sì’ alla revisione della LADI. Si tratta – ha sottolineato il consigliere nazionale grigionese Hansjörg Hassler – di una revisione equilibrata e sostenibile sia a livello economico che sociale.

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