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Basilea 3: borse festeggiano accordo, corrono le banche

Questo contenuto è stato pubblicato il 13 settembre 2010 - 20:32 minuti
(Keystone-ATS)

FRANCOFORTE - Titoli bancari in rialzo un po' su tutte le Borse mondiali dopo l'intesa, raggiunta nel fine settimana, sui nuovi criteri patrimoniali richiesti alle banche e concordati dai 27 Governatori centrali e dai responsabili delle autorità di vigilanza a Basilea.
I requisiti minimi decisi risultano tutto sommato sui livelli attesi dai mercati. Le Borse hanno però salutato con favore il compromesso sulla tempistica dell'entrata in vigore delle nuove regole, che appare più morbida di quanto alcuni chiedessero. Mentre anche la fine di una fase di incertezza ha fatto scattare gli acquisti sul comparto.
Tra le varie simulazioni scattate all'indomani delle decisioni sulle regole di Basilea 3, Fitch non prevede ad esempio alcun problema per le grandi banche ad adeguarsi alla soglia minima del 6% per i ratio patrimoniali tier 1. Mentre appaiono comunque limitati gli istituti non adeguati quanto a core tier 1 (la soglia del patrimonio minimo rispetto alle attività ponderate per il rischio). Considerando la soglia principale del 7% a regime, per l'agenzia di rating sarebbero 17 le banche mondiali fuori posto, per quasi 94 miliardi di euro di capitali complessivi mancanti. Ma si sta parlando di regole alle quali le banche si dovranno adeguare nell'arco di otto anni.
Così si spiegano i balzi visti un po' su tutte le piazze finanziarie. A livello europeo, i rally si sono sparpagliati tra la belga Dexia (+6,16%) e la francese Credit Agricole (+5,75%), includendo Raiffeisen (+5,45%) e molte altre. In netta controtendenza solo la tedesca Postbank (-7,82%), sul riassetto con delisting annunciato dall'azioniste Deutsche Bank (+1,7%). Simile copione a Wall street, con JpMorgan in rialzo del 3,7% e Bank of America in crescita del 3,3%.
Secondo uno studio di Goldman Sachs, la maggior parte delle banche sotto copertura della banca d'affari sarebbe già in regola per il 2012, con solo tre italiane sotto la soglia del coefficiente core tier 1 al 7%. Si tratta del Banco Popolare, del Credito Valtellinese (che sarebbero al 6,4%) e di Mps (al 6,9%).
"Adesso è chiaro che le nuove regole di Basilea 3 non porteranno a una nuova ondata forzata di aumenti di capitale nel settore bancario - ha commentato poi Justin Bisseker, analista del settore bancario per Schroder -. A livello aggregato potremmo attenderci che il settore bancario europeo abbia per la fine del 2010 un coefficiente core tier 1 superiore al 9%, sulla base delle regole contabili attuali. Per approssimazione, considerando i rischi superiori per le attività di investment banking attesi nel 2011 e nel 2012, e i limiti all'inclusione delle imposte differite, questo livello aggregato si ridurrebbe al 7%, con una crescita probabile poi di almeno 50 punti base all'anno, assumendo ancora una modesta ripresa economica".

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