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BE: politici intervengono per le gare di sci al Lauberhorn

Diversi consiglieri nazionali bernesi chiedono la fine del braccio di ferro sui diritti TV tra Swiss-Ski e gli organizzatori delle gare del Lauberhorn, che mette in pericolo il futuro dello storico evento sportivo. KEYSTONE/MARCEL BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Diversi consiglieri nazionali bernesi chiedono la fine del braccio di ferro sui diritti TV tra Swiss-Ski e gli organizzatori delle gare del Lauberhorn, che mette in pericolo il futuro dello storico evento sportivo, di notevole rilevanza sociale ed economica regionale.

La controversia tra la Federazione svizzera di sci, guidata dal presidente Urs Lehmann, e il comitato organizzatore delle gare del Lauberhorn (BE), con a capo Urs Näpflin, dura già da tempo. Sostanzialmente riguarda i proventi dei diritti televisivi e di marketing e la loro distribuzione. Il caso è tuttora pendente presso il Tribunale arbitrale internazionale dello sport, con sede a Losanna. Perciò Swiss-Ski ha chiesto che la classica di Coppa del Mondo che si svolge a Wengen (BE), a partire dal 2022, sia temporaneamente rimossa dal calendario a lungo termine delle gare internazionali. Gli organizzatori si oppongono con veemenza.

Il pubblico ne è venuto a conoscenza in gennaio, quando Näpflin, in un’intervista al quotidiano Berner Zeitung, ha parlato dei problemi finanziari, affermando che le riserve erano esaurite e che gli organizzatori non avevano più soldi. Secondo Näpflin la situazione è arrivata a un punto in cui bisogna pensare anche a contributi più elevati da parte del Cantone.

Le gare internazionali di sci sul Lauberhorn sono importantissime dal punto di vista sportivo, sociale ed economico, si legge in una lettera aperta redatta del consigliere nazionale Lars Guggisberg (UDC), pubblicata oggi da blick.ch. La classica di Wengen ha un’attrattiva mondiale, non solo per lo sport ma anche per il turismo. Se l’evento venisse cancellato dal calendario della Coppa del Mondo sarebbero in gioco migliaia di posti di lavoro nell’Oberland bernese.

Il valore aggiunto delle gare per la regione non è trascurabile. Uno studio risalente al 2002 parla di nove milioni di franchi.

Quindi i politici cantonali esortano responsabili dell’associazione sciistica e dell’organizzazione delle gare “a sedersi di nuovo al tavolo delle trattative e a trovare una soluzione affinché le gare del Lauberhorn possano continuare a svolgersi anche in futuro”.

“Per la Svizzera come nazione sciistica, la morte delle gare del Lauberhorn è inconcepibile. Abbiamo grande fiducia in voi e vi chiediamo di fare tutto il possibile affinché l’impensabile non accada”, continua la lettera aperta.

Se il “Lauberhorn” dovesse davvero essere rimosso dal calendario delle corse potrebbero trarne vantaggio la stazione vallesana di Zermatt, insieme a quelle vicina di Cervina e Valtournenche, in Valle d’Aosta.

La discesa dal Lauberhron, insieme alla “Streif” di Kitzbühel (Tirolo austriaco), è tra le più famose gare di sci al mondo. La tradizionale corsa nell’Oberland bernese ha avuto luogo per la prima volta negli anni ’30.

Il “Lauberhorn” è la più antica e la più lunga corsa del circuito di Coppa del mondo. Insieme alla “Streif” , è tra le più famose gare di sci al mondo e ritenuta anche una delle più belle e più impegnative dal punto di vista fisico.

Dalla partenza situata a 2315 metri di quota i corridori si lanciano su una pista lunga circa 4,5 chilometri, dove possono arrivare a superare i 160 km/h percorrendo l’Haneggschuss, il passaggio più veloce in Coppa del Mondo. E con molti passaggi estremamente tecnici quali l’Hundschopf (testa di cane), un salto di 40 metri diventato uno dei simboli della mitica discesa. I migliori concludono la gara in circa due minuti e mezzo, dopo un dislivello di 1028 metri.

Il record appartiene all’italiano Kristian Ghedina (2’24”23, nel 1997), tallonato dal lussemburghese Marc Girardelli (2’25″76 nel 1989). Il primato assoluto di velocità spetta al francese Johan Clarey, con 161,9 km/h alla fine dell’Haneggschuss, nel gennaio del 2013.

La competizione è stata organizzata la prima volta nel 1930 da Ernst Gertsch per dimostrare che gli sciatori svizzeri potevano battere i britannici. I dominatori nei primi anni erano gente del posto come lo stesso Gertsch o Karl Molitor. Con la professionalizzazione dello sport, a Wengen hanno vinto grandi nomi come Toni Sailer, Franz Klammer o Bernhard Russi. Più recentemente è salito sul gradino più alto del podio Beat Feuz, dell’Emmental (BE).

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