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BE: responsabili UDC condannati per discriminazione razziale

(Keystone-ATS) Il segretario generale dell’UDC Martin Baltisser e la sua supplente Silvia Bär sono stati riconosciuti oggi colpevoli di discriminazione razziale dal Tribunale regionale di Berna. I due sono stati condannati ad una pena pecuniaria con la condizionale.

Tale pena era stata richiesta dal ministero pubblico per l’inserzione pubblicitaria dell’UDC intitolata “Kosovaren schlitzen Schweizer auf!”, (nella versione italiana: “Dei kosovari pugnalano uno svizzero”, mentre in tedesco non è chiaro se si tratti di uno svizzero o degli svizzeri in generale).

L’inserzione pubblicata nel 2011, due mesi prima delle elezioni federali, faceva riferimento a un fatto di sangue avvenuto a Interlaken (BE) il 15 agosto 2011: dopo un diverbio in un ristorante, un kosovaro aveva accoltellato alla gola uno svizzero, già candidato democentrista al Gran Consiglio bernese, che aveva rischiato di morire dissanguato.

Ritenendo che tale affermazione violasse l’articolo 261bis del Codice penale riguardante la discriminazione razziale, due cittadini kosovari si erano rivolti alla giustizia. Le autorità d’inchiesta hanno archiviato due volte la procedura prima di essere richiamate all’ordine dal tribunale d’appello. A dicembre dell’anno scorso il Ministero pubblico ha deciso di rinviare i due responsabili dell’UDC davanti alla giustizia poiché con quella frase tutti i kosovari indistintamente sono assimilati a dei criminali violenti.

L’atto d’accusa sottolinea che l’inserzione è restata fino al termine del 2013 sul sito internet dell’UDC, così come su quello della sua iniziativa contro l’immigrazione di massa accettata dal popolo svizzero il 9 febbraio 2014.

È per questo che l’avvocato dei due kosovari ha anche inoltrato ricorso al Tribunale federale (TF) ritenendo che il risultato della votazione, accolta dal 50,3% degli elettori, è stato falsato da questa inserzione. Lo specialista zurighese di diritto penale chiede quindi una nuova votazione. Il TF non si è ancora pronunciato su questo punto.

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