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Belgrado, 51esima protesta contro Vucic e governo

La protesta torna a prendere di mira Vucic. KEYSTONE/AP/BORIS GRDANOSKI sda-ats

(Keystone-ATS) La manifestazione antigovernativa che da un anno l’opposizione organizza ogni sabato sera a Belgrado ha avuto oggi come obiettivo il ministro delle finanze Sinisa Mali, accusato di plagio per la sua tesi di dottorato.

Al comizio davanti all’Università, gli oratori hanno menzionato il recente verdetto della commissione per l’etica professionale dell’ateneo, che ha constatato un “comportamento non accademico” del ministro Mali per il suo lavoro di dottorato, avendo inserito nella sua tesi testi di altri autori senza citarne la fonte, e che per questo ha proposto al Senato accademico di annullare la tesi.

Sono stati quindi ringraziati gli studenti che nelle scorse settimane hanno occupato l’Università, chiedendo le dimissioni del ministro e un chiaro pronunciamento dell’Università sulla vicenda di plagio.

Al termine del comizio, il corteo degli oppositori ha raggiunto il Ministero delle finanze, dove sono state ripetute le richieste di dimissioni di Mali.

Quella di oggi è stata la 51/ma manifestazione di protesta a Belgrado, dopo il primo raduno del novembre 2018. Gli oppositori accusano il presidente Aleksandar Vucic di ‘autoritarismo’ e di controllo sui media, e ritengono per questo che non vi siano le condizioni per elezioni corrette, libere e democratiche. Per tutto ciò gran parte delle forze di opposizione ha deciso di boicottare le elezioni parlamentari in programma in Serbia la prossima primavera.

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