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Berlino: sospetto complice Amri fu condannato con falso nome

(Keystone-ATS) Bilel A., il 26enne tunisino sospettato di essere un complice di Anis Amri, “era stato condannato a 7 mesi con la condizionale il 24 novembre scorso” da un tribunale di Berlino, ma “con un falso nome”.

La condanna era stata inflitta “a Bakir M., 25 anni, nato in Egitto”, un’altra identità usata dal tunisino, riporta Spiegel online. Il suo vero nome è invece Bilel A., nato 26 anni fa in Tunisia a Biserta. Era stato ritenuto colpevole di furto di t-shirt e giubbotti in un grande magazzino di Berlino a febbraio. Poiché aveva compiuto il furto “con una bomboletta di spray urticante, una pinzetta e un taglia-unghie”, il tribunale lo aveva condannato “per furto con armi”, ha concluso Spiegel online.

“Già nel 2015 Bilel A. era stato condannato in Sassonia per diversi furti”, ha proseguito Spiegel online, circostanza che il tribunale di Berlino aveva considerato “come aggravante”. Ma a suo favore aveva giocato la confessione del furto e la difficile situazione economica in cui si trovava, così che i giudici berlinesi si dichiararono ottimisti sul suo futuro: “Riteniamo che la sola condanna, senza la sua completa esecuzione, gli sarà di lezione per non compiere più reati in futuro”, cita Spiegel online.

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