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Bielorussia: grande marcia a Minsk, spettro intervento di Putin

Secondo un giornalista dell'AFP sono scese per le strade di Minsk circa 100'000 persone. Keystone/AP/DMITRI LOVETSKY sda-ats

(Keystone-ATS) L’annunciata e attesa “Marcia per la libertà”, che i media descrivono come la più grande manifestazione nella storia bielorussa, ha invaso pacificamente le strade di Minsk con decine di migliaia di persone – 100’000 secondo l’Afp.

La grande marcia, preceduta ieri dal mesto funerale del manifestante ucciso lunedì scorso negli scontri con la polizia, arriva simbolicamente a una settimana esatta dalle contestatissime elezioni presidenziali, che hanno consegnato, con un “bulgaro” 80% di suffragi, il sesto mandato consecutivo a Lukashenko, ormai al potere da 26 anni.

La folla lungo il grande Viale dell’Indipendenza, sotto un cielo azzurro, ha srotolato un lungo nastro coi vecchi colori nazionali – bianco, rosso e l’emblema di San Giorgio -, ha innalzato migliaia di bandiere, palloncini, striscioni, ha cantato e scandito il mantra “Vattene!”.

La Marcia per la libertà è il punto culminante di una settimana di proteste, scontri e tensioni iniziata con la violenta repressione – almeno due manifestanti morti, oltre 6’700 arresti, feriti e notizie di pestaggi e torture da parte delle forze di sicurezza e l’autoesilio nella vicina Lituania della candidata anti-Lukashenko Svetlana Tikhanovskaya.

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