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Bielorussia: oppositori scendono in piazza, centinaia di arresti

Polizia contro manifestanti a Minsk KEYSTONE/AP/SERGEI GRITS sda-ats

(Keystone-ATS) Si inasprisce la repressione in Bielorussia nei confronti dei manifestanti che da alcune settimane protestano contro il presidente Aleksandr Lukashenko. Oggi sono state arrestati centinaia di oppositori a Minsk nel corso di una giornata di mobilitazione.

Le forze dell’ordine sono intervenute al momento in cui i manifestanti tentavano di riunirsi su una piazza della capitale bielorussa. Hanno effettuato arresti e picchiato dimostranti, ha constatato una giornalista dell’agenzia di stampa AFP sul posto. È comunque difficile stabilire il numero esatto degli arresti, vista la mancanza di informazioni fornite dalla polizia.

Lukashenko, che dirige la Bielorussia da 23 anni, deve far fronte da diverse settimane a ondate di protesta contro l’introduzione di una nuova tassa per i disoccupati, la cosiddetta “tassa sul parassitismo”.

Questa obbliga chi non lavora oltre sei mesi all’anno a versare al fisco circa 250 franchi per la copertura di spese mediche e sociali. da notare che il salario medio mensile nel paese si aggira attorno ai 500 franchi.

Dopo essersi detto aperto al compromesso, questa settimana il presidente ha denunciato gli oppositori, parlando di provocazioni gestite dall’estero.

In una nota odierna, la Commissione europea ha da parte sua chiesto la liberazione immediata dei manifestanti arrestati.

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