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Big Ben rintocca per ultima volta, chiude per restauro

Il Big Ben di Londra (foto d'archivio). KEYSTONE/AP PA/VICTORIA JONES sda-ats

(Keystone-ATS) Ha rintoccato per l’ultima volta a mezzogiorno (le 13 in Svizzera) e per i prossimi quattro anni il Big Ben rimarrà in silenzio.

Il simbolo di Londra, rappresentato su qualsiasi gadget e souvenir in vendita nella capitale britannica, sarà sottoposto a un complesso restauro che costerà ben 29 milioni di sterline.

Sono state poche le volte in cui la torre non ha suonato nei suoi 157 anni di storia. Nel 2007 il Big Ben aveva taciuto per lavori di manutenzione, ma solo per sei settimane, mentre per lo stop più lungo fino a oggi bisogna risalire al 1976 quando gravi danni all’orologio bloccarono i rintocchi per nove mesi.

Questo mega progetto, la cui conclusione è prevista nel 2021, ha creato divisioni all’interno dell’opinione pubblica e persino uno scontro tra Theresa May e Jeremy Corbyn. La premier Tory nei giorni scorsi ha rivolto un forte appello affinché Londra non perda i suoi rintocchi noti in tutto il mondo, mentre per il leader del Labour, la questione “non è un disastro nazionale”.

Oggi un gruppo di parlamentari ‘nostalgici’ si è ritrovato ai piedi del gigantesco orologio per ascoltare le campane un’ultima volta e Tom Brake, capo della Commissione di Westminster che ha dato l’ok ai lavori di ristrutturazione, ha assicurato che alla riapertura del parlamento in settembre saranno vagliate tutte le opzioni per fare sì che il Big Ben “torni a suonare”. E, forse sull’onda dell’emozione, oggi la Commissione ha anche assicurato di non essere stata a conoscenza che la torre sarebbe rimasta in silenzio per quattro anni.

In un primo momento si era parlato di un silenzio di “diversi mesi” ma ragioni di sicurezza e salute degli operai che saranno al lavoro hanno fatto modificare i piani: i tecnici non possono di certo sopportare i continui rintocchi della torre che causerebbero gravi danni al loro udito.

Tra le voci di dissenso con la decisione di privare per quattro anni migliaia di londinesi e turisti dei rassicuranti rintocchi, c’è anche quella di Melvyn Lee, l’orologiaio che si è occupato della manutenzione del Big Ben per anni e conosce il suo meccanismo meglio di chiunque altro. Il ‘mastro’ ha definito “senza senso” la decisione di mettere a tacere il grande orologio, proponendo di installare un meccanismo (guarda caso prodotto dalla sua azienda di orologi) che permetta di azionare le campane manualmente.

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