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Bolsonaro: il Brasile è nostro, non dei soliti politici”

Secondo alcuni giornali Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro sostiene a una protesta convocata da gruppi di estrema destra contro il parlamento il prossimo 15 marzo. KEYSTONE/EPA/RAJAT GUPTA sda-ats

(Keystone-ATS) Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro avrebbe dato il proprio sostegno a una mobilitazione di protesta contro il Congresso di Brasilia convocata per il prossimo 15 marzo da alcuni gruppi di estrema destra. Ciò potrebbe portare all’impeachment del capo dello Stato.

I quotidiani Folha de S. Paulo ed Estado de S. Paulo sostengono che il capo dello Stato ha inviato un messaggio ad alcuni suoi contatti su WhatsApp in cui afferma che “il Brasile è nostro, non dei soliti politici”.

Bolsonaro non ha smentito il suo appoggio alla protesta contro il parlamento, limitandosi ad indicare che sulla app scambia “messaggi di tipo personale con qualche decina di amici”, sottolineando che “qualsiasi illazione fuori da questo contesto è solo un tentativo strisciante di perturbare la Repubblica”.

All’evento aveva già dato il suo appoggio la settimana scorsa il generale Augusto Heleno, consigliere di Bolsonaro e ministro della Sicurezza istituzionale.

Dal canto suo, Celso de Mello, decano nonché ex presidente del Supremo Tribunale Federale (STF) brasiliano, ha detto che se si confermasse che Jair Bolsonaro ha dato il suo appoggio ad una manifestazione contro il Parlamento convocata da gruppi di estrema destra, vorrebbe dire che il presidente “disconosce il valore dell’ordinamento costituzionale, ignora il senso fondamentale della separazione dei poteri, ed esprime una visione indegna di chi non è all’altezza dell’alta carica che esercita” nonché “una azione di inequivocabile ostilità verso gli altri poteri della Repubblica” e un “gesto di minaccioso disprezzo e di inaccettabile degrado dei principi della democrazia”.

Celso de Mello ha anche ricordato che un presidente “può fare molto ma non può fare qualsiasi cosa”, perché gli è vietato di “trasgredire la supremazia politico-giuridica della Costituzione e delle leggi della Repubblica” e se lo fa rischia di aver commesso “un crimine di responsabilità”, che è una della cause per cui si può procedere all’impeachment del capo dello Stato.

Per l’ex presidente social-democratico, Fernando Henrique Cardoso (1994-2002), “se è vero, a quanto pare, che il presidente ha indetto una manifestazione contro il Congresso, ci troviamo in una crisi istituzionale con conseguenze molto gravi”. Critiche anche da parte degli ex candidati alle presidenziali di ottobre 2018, Fernando Haddad, del Partito dei lavoratori, e Ciro Gomes, del Partito democratico laburista.

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