Borsa svizzera: amplia le perdite
(Keystone-ATS) Addio ottimismo, è l’ora di mettere il fieno in cascina: la borsa svizzera sta ampliando ulteriormente le perdite, contrariata da risultati aziendali americani inferiori alle attese.
Alle 15.00 l’indice dei valori guida SMI segnava 9282,55 punti, in flessione dello 1,10% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,97% a 9412,68 punti.
Gli operatori parlano di una giornata tutto sommato tranquilla, con i corsi che oscillano in una fascia non troppo ampia. L’impressione è che molti investitori, dopo i rialzi delle ultime settimane, puntino a fare cassa, realizzando i guadagni.
Sul fronte interno vi è attesa per la giornata di domani, quando è prevista una raffica di cifre provenienti da una decina di imprese di primo piano, quattro delle quali SMI. Queste ultime sono Roche (-1,40%), Credit Suisse (-0,88%), ABB (-1,06%) e Syngenta (+0,02%).
Stanno ripiegando ancora più all’indietro altri pesi massimi o medi come Nestlé (-0,69%), Novartis (-1,60%), UBS (-1,26%) e LafargeHolcim (-2,18%). Particolarmente negativa è Transocean (-3,11%): gli esperti si attendono ulteriori pressioni sul prezzo del petrolio dopo la revoca delle sanzioni contro l’Iran.
Limitano le perdite per contro SGS (-0,22%) e Adecco (-0,19%). Sono scivolate all’indietro Swiss Re (-0,46%), Zurich (-0,89%), Swatch (-0,88%) e Richemont (-0,62%). Si sottraggono alla tendenza generale solo Givaudan (+0,06%) e Actelion (+0,77%), che rimbalza dopo le perdite di ieri.
Nel mercato allargato in evidenza Temenos (+9,11%), in seguito a ottimi semestrali. Hanno informato sull’andamento degli affari anche Lonza (+0,22%) e Autoneum (+2,12%). Giù per contro Schindler (-1,73%) dopo che la commissione delle offerte pubbliche d’acquisto (COPA) ha respinto il progetto di introdurre una clausola di “opting-in”.
