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Borsa svizzera: avvio in forte calo

(Keystone-ATS) Apertura in forte ribasso per la Borsa svizzera, condizionata dalla difficile situazione venutasi a creare dopo le elezioni in Italia. “Vige grande incertezza sugli ulteriori sviluppi e ciò è un veleno per i mercati”, ha detto un operatore alla Reuters.

Alle 09.20 circa l’indice SMI dei titoli guida segnava 7’447,87, in calo dell’1,93%. L’indice allargato SPI era a quota 6’893,85 (-1,22%). Su Zurigo pesa anche il fatto che da oggi il titolo Novartis (-4,15%) è negoziato senza la cedola del dividendo.

La mancanza di una prospettiva in Italia penalizza anche l’euro, negoziato secondo la piattaforma online Swissquote a 1,2168 franchi.

L’esito del voto italiano ha portato le borse europee a un’apertura in forte calo. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in ribasso dell’1,57%. Successivamente il listino milanese è crollato, perdendo il 4,69%.

A Francoforte il Dax ha ceduto il 2,13% a 7’607,97 punti e a Parigi il Cac 40 è risultato in flessione del 3% a 3’609,58 punti. A Londra l’indice Ftse 100 è sceso dell’1,41% a 6’266,11 punti.

Wall Street ha terminato in forte calo con l’incertezza dell’esito del voto in Italia. Il Dow Jones ha perso l’1,55% a 13’784,17 punti, il Nasdaq l’1,44% a 3’116,25 punti.

I timori di instabilità dell’Italia hanno pesato anche sulla Borsa di Tokyo che ha chiuso con l’indice Nikkei in ribasso del 2,26%, a 11’398.81.

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