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Borsa svizzera: chiude contrastata, SMI +0,13%

(Keystone-ATS) Sostenuta dai titoli difensivi la Borsa svizzera è riuscita a terminare vicina alla parità, malgrado l’andamento in forte calo delle altre piazze europee. Il listino principale SMI ha chiuso a quota 6407,30, in aumento dello 0,13%. L’indice allargato SPI è invece uscito dalle contrattazioni in lieve calo (-0,07% a 5910,99 punti).

Le piazze del Vecchio Continente hanno risentito in particolare delle parole di Mario Draghi, che ha menzionato un “peggioramento della crisi”. A spingere il presidente della Bce verso l’annuncio di nuove misure anti-crisi la scorsa settimana “non è stata alcuna specifica situazione ma la sensazione di un peggioramento della crisi e delle conseguenze della frammentazione dei mercati finanziari in Europa”, secondo quanto indicato da Draghi durante la conferenza stampa dell’istituto. La decisione della Bce di lasciare i tassi invariati “era attesa” e da parte “di Draghi non c’è stato nulla di concreto o straordinario, solo principi guida” su quello che Francoforte potrebbe fare e sicuramente farà, ha commentato un broker.

A Zurigo il mercato è stato trascinato dai pesi massimi difensivi. Nestlé è salita dello 0,67% a 60,45 franchi. In mattinata il titolo ha segnato un nuovo record a 60,90 franchi. In decisa progressione anche Novartis (+1,05% a 57,90 franchi) e Roche (+0,63% a 174,40 franchi).

Inversione di tendenza per UBS, che ha terminato con un calo dell’1,46% (a 10,14 franchi) e Credit Suisse, che ha lasciato sul terreno il 3,90% (a 16,01 franchi). Julius Bär ha chiuso un po’ al di sotto della parità (-0,09% a 34,97 franchi). Deboli gli assicurativi, con Swiss Re in calo dell’1,63% (a 60,35 franchi) e Zurich dello 0,92% (a 215,70 franchi).

Fra gli altri valori guida si è messo in luce Transocean, che ha registrato un incremento dell’1,33% (a 47,10 franchi). Il gruppo attivo nelle perforazioni petrolifere offshore ha chiuso il secondo trimestre con una perdita netta di 304 milioni di dollari, a fronte di un utile di 124 milioni un anno prima. La società ha fatto meglio delle attese, hanno commentato gli operatori. Quanto ai titoli maggiormente legati ai cicli congiunturali, Holcim ha evidenziato una progressione dell’1,13% (a 58,35 franchi).

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