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Borsa svizzera: chiude in calo, SMI -0,74%

(Keystone-ATS) Giornata all’insegna del ribasso oggi alla Borsa svizzera. Sul finale di seduta, il passaggio di Wall Street in positivo ha contribuito a ridurre le perdite. L’indice principale SMI ha chiuso a 7’675.29 punti, in flessione dello 0,74%. L’indice allargato SPI ha terminato a quota 7’251.28 (-0,68%). Preoccupano la crisi politica in Portogallo e la situazione in Egitto.

I dati congiunturali provenienti dagli Stati Uniti, peraltro contrastanti, hanno avuto scarso influsso sull’andamento dei mercati.

In netto ribasso oggi i corsi dei valori guida bancari, che però nel pomeriggio hanno recuperato un po’ di terreno. Le banche che intendono collaborare con la giustizia statunitense dovranno chiedere un’autorizzazione al Consiglio federale, ha reso noto il governo, che nella seduta odierna ha deciso di agire in questo senso per risolvere il contenzioso fiscale con Washington, dopo la bocciatura della “lex USA” da parte del parlamento. I diritti dei collaboratori saranno garantiti, ha precisato l’esecutivo.

UBS è arretrata dello 0,93% (a 16,04 franchi), il Credit Suisse ha lasciato sul terreno il 2,57% (a 25,04 franchi) e la Julius Bär l’1,64% (a 36,60 franchi). L’intero comparto ha sofferto in Europa: L’agenzia americana di valutazione Standard & Poor’s ha ridotto da “A+” ad “A” il voto del Credit Suisse, oltre che di Deutsche Bank e Barclays, per l’aumento dei rischi a seguito delle normative e delle incerte condizioni del mercato. Fra gli assicurativi, Swiss Re ha invertito tendenza e ha chiuso con un aumento dello 0,94% (a 70,10 franchi), mentre Zurich è in flessione dello 0,24% (a 247,10 franchi).

Nel comparto del lusso, Swatch Group ha registrato un incremento dello 0,48% (a 520,50 franchi), Richemont ha invece subito un calo dello 0,95% (a 83,00 franchi). Fra i titoli più sensibili alle oscillazioni della congiuntura ABB è in discesa dello 0,63% (a 20,41 franchi), Adecco dello 0,82% (a 54,10 franchi), Geberit dello 0,46% (a 238,30 franchi), mentre Holcim è passata al di sopra della linea di demarcazione e ha guadagnato lo 0,62% (a 65,20 franchi).

Quanto ai titoli difensivi di peso, Nestlé ha avuto un impatto negativo con un ribasso dell’1,12% (a 61,80 franchi). Lo stesso vale per Novartis (-0,89% a 66,85 franchi), mentre Roche è riuscita a limitare le perdite (-0,25% a 235,10 franchi). Syngenta, che stamane ha comunicato l’acquisizione di due aziende produttrici di sementi in Zambia, è in calo dello 0,56% (a 371,70 franchi).

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