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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,10%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude in lieve rialzo una seduta poco effervescente: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8312,42 punti, in progressione dello 0,10% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,13% a 9080,21 punti.

La parola d’ordine è rimasta: prudenza. Le incognite relative all’entrata in carica del nuovo presidente americano Donald Trump e il discorso sulla Brexit tenuto ieri dalla premier britannica Theresa May hanno favorito un atteggiamento attendista da parte degli investitori.

Sul fronte congiunturale negli Usa in dicembre l’inflazione è aumentata per il quinto mese consecutivo, in linea con le attese, mentre la produzione industriale è cresciuta più del previsto. In serata la Federal Reserve diffonderà il Beige Book, il rapporto sullo stato dell’economia americana: dovrebbe indirettamente fornire indicazioni sui tempi del previsto rialzo dei tassi.

Per quanto riguarda i singoli titoli anche dopo i dati positivi pubblicati da Goldman Sachs sotto pressione sono rimasti i bancari UBS (-2,13% a 16,55 franchi), Credit Suisse (-2,49% a 15,28 franchi) e Julius Bär (-1,15% a 47,30 franchi): dopo l’ottimo inizio d’anno la tentazione di realizzare i guadagni è forte. Inoltre sussistono timori riguardo a possibili cause di risarcimento private negli Usa per la manipolazione dei tassi libor. Le vendite del comparto finanziario hanno interessato meno gli assicurativi Zurich (-0,11% a 278,00 franchi), Swiss Life (-0,17% a 292,40 franchi) e Swiss Re (-0,43% a 92,90 franchi).

Con accenti diversi hanno chiuso i valori più sensibili ai cicli economici come Geberit (-0,09% a 424,20 franchi), Adecco (-0,29% a 69,80 franchi), ABB (+0,31% a 22,48 franchi) – il CEO Ulrich Spiesshofer ha parlato del 2017 come di un anno di transizione per il suo gruppo – e LafargeHolcim (-1,82% a 51,90 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-0,52% a 344,40 franchi) ha terminato appaiata a Richemont (-0,52% a 76,00 franchi).

In ordine sparso si sono mossi i farmaceutici Novartis (+1,19% a 72,20 franchi), Roche (+0,38% a 235,60 franchi) e Actelion (-0,09% a 228,80 franchi). A Davos il numero uno di Novartis Joe Jimenez si è espresso a favore di un nuovo sistema di prezzi per i medicinali.

Ha fornito un importante traino al listino Nestlé (+0,55% a 73,75 franchi). Completano il quadro dei 20 titoli principali Givaudan (-0,44% a 1806,00 franchi), SGS (-0,10% a 2088,00 franchi), Swisscom (-0,62% a 449,60 franchi) e Syngenta (+0,24% a 423,40 franchi).

Nel mercato allargato in mattinata si è messa in luce Panalpina (+1,15% a 122,80 franchi), grazie a una raccomandazione di Kepler Cheuvreux, ma è poi andata parzialmente spegnendosi. Emmi (-0,16% a 633,00 franchi) ha annunciato un’acquisizione in Italia.

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