Prospettive svizzere in 10 lingue

Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,22%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera chiude in lieve rialzo una seduta a lungo caratterizzata da ampi guadagni, sulla scia del buon andamento dei pesi massimi difensivi. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 7996,79 punti (+0,22% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI è progredito dello 0,19% a 7562,68 punti.

Noncurante dell’anemia che ha contraddistinto le altre piazze europee, oggi in netta mancanza d’ossigeno, il mercato elvetico è tornato nelle prime battute di stamane a respirare l’aria di quota 8000, importante soglia di natura tecnica oltre che psicologica: erano tre settimane che l’SMI non si muoveva a livelli così elevati. Nelle ore successive la scalata è proseguita sino a 8080, con prospettive interessanti, visto che stando agli esperti della Banca cantonale di Zurigo (ZKB) il prossimo punto di resistenza è solo a 8150 punti.

A far bruscamente cambiare idea agli investitori, ordinando il dietro front generale, ci ha pensato però Wall Street: la borsa americana è apparsa poco tonica, faticando a trovare nuovi impulsi dopo i recenti record. Il fatto che il deficit commerciale degli Usa si sia nettamente ridotto in giugno ha avuto scarsissima risonanza.

Sul fronte interno hanno a lungo trainato il listino Nestlé (+0,62% a 65,05 franchi), Novartis (+0,74% a 67,90 franchi) e Roche (+0,56% a 231,80 franchi), che sono andate perlomeno in parte ripiegando nel finale. L’interesse per questi titoli viene spiegato dagli operatori con una rotazione dei settori di investimento. “Dopo il buon momento delle banche, ora sulla lista della spesa si trovano di nuovo i difensivi”, ha indicato uno specialista alla Reuters.

Dietro agli ordini di acquisto si trovano spesso investitori passivi e fondi che all’inizio del mese dispongono di nuova liquidità da inserire nel sistema. E sicuramente qualcuno sta puntando alla sorpresa positiva in relazione a Nestlé, che giovedì presenterà i suoi risultati trimestrali.

Per quanto riguarda gli altri titoli hanno chiuso in netto ribasso rispetto ai massimi di giornata i bancari UBS (-1,16% a 18,71 franchi), Credit Suisse (+0,22% a 27,80 franchi) e Julius Bär (-0,27% a 43,81 franchi). Nel comparto assicurativo Zurich (-0,28% a 253,10 franchi) ha contenuto le perdite, mentre Swiss Re (-2,27% a 73,10 franchi) è rimasta penalizzata dai risultati del concorrente Munich Re.

Hanno perso sensibilmente terreno nel finale i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura come ABB (-0,34% a 20,56 franchi), Adecco (+0,33% a 60,85 franchi), Geberit (-0,47% a 251,60 franchi) e Holcim (-0,22% a 68,55 franchi). Nel segmento del lusso è rimasta in evidenza Richemont (+1,57% a 93,60 franchi), più tonica di Swatch (-1,13% a 567,00 franchi).

Inizialmente poco mossa, Transocean (-1,17% a 44,60 franchi) è stata poi trascinata – come pure Swisscom (-1,15% a 413,10 franchi) – dalla corrente generale, che ha per contro risparmiato Actelion (+1,02% a 64,30 franchi), Givaudan (+1,30% a 1322,00 franchi) e SGS (+0,80% a 2155,00 franchi).

Nel mercato allargato OC Oerlikon (+1,22% a 12,40 franchi) ha presentato un bilancio semestrale chiaramente al di sopra delle attese. Meyer Burger (+7,70% a 7,13 franchi) ha vissuto una giornata sulle montagne russe: in seguito alla pubblicazione delle indicazioni provvisorie – negative – sulla prima parte dell’anno il corso dell’azione è dapprima crollato, per poi risollevarsi bruscamente spinto secondo taluni dalle voci su un possibile cambio ai vertici, stando ad altri dalle prospettive favorevoli per il futuro.

Hanno pure informato sull’andamento degli affari Belimo (+0,95% a 2235,00 franchi) e Cytos (+0,54% a 3,71 franchi). Si è trovata anche oggi in difficoltà Orascom (-5,44% a 8,35 franchi), dopo i commenti negativi pubblicati ieri dalla ZKB: il titolo ha terminato al suo minimo di sempre.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR