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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,34%

(Keystone-ATS) Inizio di settimana positivo per la borsa svizzera, che ha aggiornato una volta ancora il suo massimo pluriennale. L’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 7483,95 punti (+0,34% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,32% a 6876,58 punti.

L’atmosfera generale rimane assai positiva. “Il mercato punta verso l’alto e ogni breve battuta d’arresto viene sfruttata per ulteriori acquisti”, ha spiegato un operatore alla Reuters. Tecnicamente comunque la situazione generale non è esente da rischi: a livello fondamentale i motivi per un aumento dei corsi ci sono tutti, ma quello che crea attualmente timore è il ritmo con cui sta salendo il mercato. Alcuni esperti – a cominciare da quelli della Banca cantonale di Zurigo – non escludono quindi una correzione, che però non dovrebbe risultare di portata eccessiva.

Intanto però oggi l’SMI ha raggiunto nel pomeriggio il massimo pluriennale di 7495,83 punti, a un soffio dalla soglia psicologica dei 7500 punti, un livello mai più toccato dall’inizio di giugno del 2008. Se non vi è arrivato è forse perché frenato almeno in parte dai dati macroeconomici contrastanti che provenivano dagli Usa: gli ordini di beni durevoli in dicembre sono saliti decisamente più del previsto, ma sotto le attese si sono rivelati nello stesso mese i compromessi per l’acquisto di case.

Sul fronte interno l’attenzione era concentrata su Transocean (+4,24% a 54,10 franchi): nel fine settimana il grande azionista Carl Icahn ha auspicato un dividendo di almeno 4 dollari per azione e nel contempo una banca internazionale ha innalzato l’obiettivo di corso per il titolo.

Per quanto riguarda i valori maggiormente esposti alla congiuntura si è messa in luce ABB (+0,81% a 19,80 franchi), mentre è arretrata Adecco (-0,96% a 51,70 franchi). Poco dinamico è apparso oggi il segmento del lusso: Swatch (+0,20% a 505,50 franchi) si è mantenuta sopra la linea mentre Richemont (-0,65% a 76,90 franchi) è scivolata all’indietro nel finale.

Fra i bancari UBS (+1,37% a 16,31 franchi) si è mossa meglio di Credit Suisse (+0,22% a 27,44 franchi), confrontata negli Usa con richieste di risarcimento che potrebbero arrivare a 2 miliardi di dollari nell’ambito del fallimento della NCFE.

Nel comparto assicurativo Zurich (+0,96% a 263,20 franchi) ha sembrato approfittare di una intervista pubblicata sulla stampa domenicale dal suo numero uno Martin Senn, che si è mostrato fiducioso per il futuro. In perdita è invece risultata Swiss Re (-0,79% a 69,45 franchi).

In negativo ha terminato pure Roche (-0,59% a 202,30 franchi), che mercoledì presenterà i suoi conti annuali e che ha beneficiato di un ottimo avvio dell’anno (circa +10% da inizio mese). Hanno contribuito a trainare il listino gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,88 a 62,70 franchi) – la FDA americana ha dato il via libera all’uso del Gleevec per curare i bambini con una determinata forma di leucemia – e Nestlé (+0,39% a 64,35 franchi).

Nel mercato allargato nuovo balzo di Cosmo (+9,64% a 45,50 franchi), che già venerdì aveva guadagnato il 9% in seguito alle novità emerse durante la giornata degli investitori. Schlatter (-5,23% a 145,00 franchi poco prima della chisura) ha pubblicato i dati sul giro d’affari e sugli ordinativi 2012.

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