Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,49%
La Borsa svizzera ha chiuso in rialzo, sebbene a un livello assai più basso rispetto ai massimi di seduta: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 8092,29 punti (+0,49% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,46% a 7679,95 punti.
Tutti mercati europei sono stamani partiti a razzo, influenzati dalla conferma da parte delle Federal Reserve americana del suo piano di sostegno all'economia e di immissione di liquidità. Una decisione a sorpresa, visto che la maggioranza gli esperti si aspettava una diminuzione graduale degli interventi. "Il party va avanti", ha sintetizzato un operatore.
Anche la Banca nazionale svizzera non ha oggi cambiato nulla della sua politica monetaria, ma questo era ampiamente previsto. L'istituto ha peraltro corretto al rialzo la previsione di crescita economica per il 2013: lo stesso ha fatto anche la Segreteria di stato dell'economia, che ha da parte sua rivisto pure il dato del 2014.
La seduta si è quindi sviluppata bene sino al pomeriggio, quando l'entusiasmo ha cominciato a smorzarsi. Una tendenza che si è poi accentuata dopo l'apertura di Wall Street, che ormai digerita la giornata di euforia vissuta ieri è sembrata voler tirare il fiato, nonostante la pubblicazione di alcuni indicatori macroeconomici favorevoli.
Sul fronte interno per quanto riguarda i singoli titoli spicca il balzo di Holcim (+3,69% a 70,20 franchi): stando agli specialisti è un movimento frutto dell'onda lunga della decisione della Fed, che ha rafforzato nettamente le valute dei paesi emergenti, a cominciare dalla rupia in India, paese in cui la multinazionale del cemento è particolarmente esposta. Abbastanza dinamici si sono mostrati altri valori ciclici come ABB (+0,83% a 21,86 franchi) e Adecco (+0,63% a 64,10 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+1,71% a 596,50 franchi) e Richemont (+2,05% a 94,60 franchi) hanno reagito bene agli ultimi dati sull'export orologiero.
Fra i bancari si è spenta con il passare delle ore Julius Bär (-0,02% a 44,25 franchi), che interday ha segnato un nuovo massimo annuale, per poi inserirsi fra UBS (+0,52% a 19,41 franchi) e Credit Suisse (-0,63% a 28,42 franchi). È apparso in difficoltà per tutta la giornata il comparto assicurativo, con Swiss Re (-0,93% a 74,50 franchi) un gradino sotto Zurich (-0,21% a 236,80 franchi).
Fra i pesi massimi difensivi tonica si è rivelata Nestlé (+1,20% a 63,50 franchi), che ha mostrato anche volumi di contrattazione elevati grazie a uno studio pubblicato oggi. Non è invece stata una buona giornata per Novartis (-0,64% a 69,35 franchi), mentre Roche (+0,80% a 239,60 franchi) ha beneficiato di una valutazione degli esperti di Natixis.