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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,52%

(Keystone-ATS) Il sole ha continuato a splendere oggi sulla borsa svizzera, per la quarta seduta consecutiva: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8167,61 punti, in progressione dello 0,52% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,46% a 8832,82 punti.

Il mercato si muove ai massimi da cinque settimane, stimolato dall’aumento del prezzo del petrolio, che sfiora ormai i 50 dollari, e dall’intesa sulla Grecia. Anche la prospettiva di un aumento dei tassi negli Usa non viene più vista in modo solo negativo, bensì anche come un segnale di ripresa dell’economia.

A guidare il gruppo oggi erano i bancari UBS (+2,07% a 15,26 franchi), Credit Suisse (+1,86% a 14,22 franchi) e – in misura minore – Julius Bär (+0,77% a 43,29 franchi). È opinione comune che la prevista stretta dei tassi oltre Oceano avrà un impatto positivo sui ricavi degli istituti. Nello stesso comparto finanziario si sono mantenuti positivi anche gli assicurativi Zurich (+0,50% a 15,26 franchi), Swiss Life (+0,92% a 252,90 franchi) e Swiss Re (+0,51% a 88,20 franchi).

Fra i valori più sensibili ai cicli economici bene orientati si sono rivelati ABB (+0,29% a 20,49 franchi) e Adecco (+0,50% a 60,45 franchi), mentre hanno arrancato LafargeHolcim (-0,04% a 44,85 franchi) e Geberit (-0,68% a 377,90 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-0,65% a 252,60 franchi) è apparsa assai più in difficoltà di Richemont (+1,05% a 57,80 franchi).

Swisscom (+1,78% a 473,90 franchi) ha rimbalzato dopo le perdite delle ultime settimane: gli operatori mettono in relazione questo movimento con la perdita di consensi, nei sondaggi, dell’iniziativa popolare sul servizio pubblico.

Hanno svolto una funzione di traino i farmaceutici Novartis (+1,35% a 78,90 franchi) – che durante la sua giornata degli investitori ha parlato di prospettive eccellenti a lungo termine – e Roche (+0,60% a 252,60 franchi). Ha convinto meno Nestlé (-0,27% a 73,40 franchi), alle prese con problemi di vendita in Cina.

Per completare lo scacchiere delle blue chip occorre citare infine Actelion (-0,06% a 160,20 franchi), Givaudan (-1,13% a 1931,00 franchi), SGS (-1,93% a 2136,00 franchi) e Syngenta (-0,25% a 393,00 franchi).

Nel mercato allargato occhi puntati su Conzzeta (+1,19% a 637,00 franchi), dopo la notizia della partenza del numero uno della controllata Mammut. Galenica (+2,16% a 1277,00 franchi) si è ripresa dopo il crollo di ieri, quando aveva perso circa il 7%.

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