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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,84%

(Keystone-ATS) Giornata positiva per la borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 7964,23 punti, in progressione dello 0,84% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,87% a 8591,48 punti.

Stando agli operatori dopo tre sedute negative il mercato era maturo per un rimbalzo di natura tecnica. I corsi sono stati inoltre sostenuti dal recupero del prezzo del petrolio e dalla pubblicazione dei verbali dell’ultima seduta dalla Federal Reserve, che sembrano allontanare la prospettiva di un aumento dei tassi ancora quest’anno.

Secondo taluni il cambiamento di umore rispetto agli scorsi giorni potrebbe però essere solo temporaneo. Rimane infatti ancora molto elevata l’incertezza riguardo ai futuri sviluppi in Europa dopo la Brexit.

Sul fronte congiunturale dagli Usa è arrivato l’annuncio di un calo delle richieste dei sussidi disoccupazione. Domani sarà pubblicato il dato sui senza lavoro in giugno, importante per determinare le prossime mosse della Fed.

Per quanto riguarda i singoli titoli spicca il buon andamento dei bancari UBS (+0,84% a 12,00 franchi), Credit Suisse (+1,26% a 10,04 franchi) e Julius Bär (+1,98% a 37,02 franchi), reduci da giornate assai travagliate sulla scia dei timori suscitati dagli istituti italiani.

Per quanto riguarda Credit Suisse – la cui azione ieri è scesa per la prima volta sotto 10 franchi – circolano voci su un possibile cambio ai vertici del consiglio di amministrazione, con l’arrivo dell’ex presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Philipp Hildebrand: si tratta di speculazioni che vengono peraltro accolte con scetticismo dal mercato.

Nello stesso comparto finanziario sono apparsi meno tonici gli assicurativi Zurich (+0,44% a 227,60 franchi), Swiss Life (-0,09% a 211,90 franchi) e Swiss Re (+0,06% a 80,60 franchi).

Bene orientati si sono rivelati i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (+1,28% a 18,95 franchi), Adecco (+1,83% a 47,25 franchi), Geberit (+1,18% a 360,30 franchi) e LafargeHolcim (+2,01% a 39,57 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+1,39% a 277,60 franchi) si è mossa in linea con Richemont (+1,28% a 55,45 franchi).

Ha arretrato per contro Syngenta (-0,51% a 367,50 franchi), che ieri era avanzata a dispetto del mercato. SGS (+1,33% a 2211,00 franchi) ha reso nota un’acquisizione in America latina. Fra i pesi massimi difensivi hanno svolto una funzione di traino Nestlé (+1,12% a 76,60 franchi) e Roche (+0,60% a 252,90 franchi), mentre Novartis (+0,57% a 80,05 franchi) ha avuto la tendenza a defilarsi. Completano lo scacchiere delle blue chip Actelion (+1,52% a 167,30 franchi), Givaudan (+1,37% a 1995,00 franchi) e Swisscom (+1,16% a 471,60 franchi).

Nel mercato allargato occhi puntati su Meyer Burger (+10,61% a 3,65 franchi), che ha annunciato risultati semestrali provvisori assai soddisfacenti. Barry Callebaut (+3,91% a 1221,00 franchi) ha presentato il dato delle vendite nei primi nove mesi dell’esercizio 2015/2016 e ha confermato gli obiettivi a medio termine. In evidenza anche Leonteq (+10,51% a 56,25 franchi) grazie all’assunzione di una quota del 3,22% da parte di Veraison. Da parte sua il gruppo cinese HNA ha dichiarato riuscita l’offerta pubblica di acquisto su Gategroup (+1,67% a 51,85 franchi).

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