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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,90%

(Keystone-ATS) Nessuna nuvola ha oggi offuscato il cielo sopra la borsa svizzera, che si è mantenuta saldamente in rialzo: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8963,83 punti, su dello 0,90% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,94% a 10’228,00 punti.

Stando agli operatori la giornata è trascorsa in modo tranquillo, con volumi di contrattazione abbastanza limitati. Alcuni investitori hanno approfittato dei cali della scorsa settimana per muoversi attivamente sul mercato, ma per i più la propensione al rischio è risultata stemperata dall’incombere del tradizionale incontro di Jackson Hole fra i banchieri centrali.

Da maggio l’SMI oscilla fra 8800 e 9200 punti: secondo gli specialisti per uscire da questo corridoio privilegiato servirebbero impulsi che oggi mancano, come per esempio un inatteso aumento dei tassi, un forte movimento sul mercato delle divise o un improvviso evento politico.

Un importante contributo al listino elvetico è stato fornito dai pesi massimi Nestlé (+0,80% a 81,95 franchi), Novartis (+0,88% a 80,65 franchi) e Roche (+1,08% a 243,00 franchi). La scarsa attitudine a rischiare è stata testimoniata anche dal buon andamento di altri valori difensivi come Givaudan (+0,93% a 1953,00 franchi), Lonza (+1,82% a 234,40 franchi) e Swisscom (+1,08% a 484,70 franchi).

Sorvegliate speciali erano Swatch (+0,62% a 373,80 franchi) e Richemont (+1,58% a 83,75 franchi), sulla scia della pubblicazione degli ultimi dati sull’export orologiero. L’andamento non perfettamente sincronico delle due azioni viene spiegato con il diverso posizionamento dei marchi in materia di prezzi degli orologi.

Bene orientati si sono rivelati altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (+1,92% a 22,31 franchi), Adecco (+1,35% a 71,25 franchi), LafargeHolcim (+1,13% a 58,20 franchi), Geberit (+1,08% a 456,90 franchi) e Sika (+0,07% a 6700,00 franchi). SGS (+0,79% a 2161,00 franchi) si è mossa nella corrente generale.

Fra i bancari Credit Suisse (+0,70% a 14,36 franchi) e Julius Bär (+0,83% a 54,40 franchi) si sono fatte preferire a UBS (+0,12% a 16,13 franchi). Nello stesso comparto finanziario tutti positivi hanno terminato gli assicurativi Zurich (+0,34% a 292,70 franchi), Swiss Life (+0,26% a 347,20 franchi) e Swiss Re (+0,91% a 88,45 franchi).

È stato comunque il mercato allargato ad offrire gli spunti migliori per i commenti degli analisti. Hanno informato sull’andamento degli affari Orior (+5,55% a 77,05 franchi), VP Bank (+1,24% a 122,50 franchi), Bossard (+3,01% a 209,00 franchi), Banca cantonale di Lucerna (+1,15% a 438,00 franchi), Schlatter (-4,76% a 50,00 franchi) e Huber+Suhner (-9,63% a 60,55 franchi).

In primo piano è balzato anche il titolo della Banca nazionale svizzera (-0,21% a 2823,00 franchi): l’azione, poco liquida, ha vissuto una crescita fulminante nelle scorse settimane, arrivando a toccare un massimo di 3200 franchi.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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