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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +1,23%

(Keystone-ATS) Chiusura in rialzo per la borsa svizzera, grazie anche a un’accelerazione nel finale: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 7768,23 punti, in progressione dell’1,23% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato l’1,14% a 8301,87 punti.

Il mercato ha preso atto con favore della ripresa del prezzo del petrolio e ha archiviato la sua seconda seduta consecutiva in positivo. Dopo tre settimane di ribassi è però ancora troppo presto per dire se in questi cinque giorni vi sarà un cambiamento di tendenza.

Sull’umore degli investitori pesano infatti i timori circa la congiuntura mondiale, alimentati anche dalle ultime dichiarazioni della direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde. Sullo sfondo rimane inoltre l’incognita dei tempi di rialzo dei tassi di interesse negli Usa: stasera la Federal Reserve pubblicherà i verbali della seduta di marzo e molta attenzione sarà prestata anche a un discorso che terrà Loretta Mester, della Fed di Cleveland.

Per quanto concerne i singoli titoli sotto i massimi di giornata hanno terminato i bancari UBS (+0,97% a 14,57 franchi), Credit Suisse (invariata a 12,88 franchi) e Julius Bär (+0,74% a 39,36 franchi), protagonisti ieri di una difficile giornata. Nel comparto assicurativo hanno innestato la quarta a fine giornata Zurich (+0,61% a 199,20 franchi) e Swiss Re (+0,40% a 86,90 franchi), che hanno staccato Swiss Life (-0,80% a 247,00 franchi).

Male orientati si sono presentati i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,22% a 18,34 franchi), Adecco (-0,24% a 61,75 franchi), Geberit (-0,56% a 356,20 franchi) e soprattutto LafargeHolcim (-2,34% a 45,57 franchi), che ha sofferto per un cambiamento di raccomandazione di HSB. Nel segmento del lusso Swatch (+0,09% a 318,30 franchi) è sembrata un po’ più ispirata di Richemont (-0,49% a 60,95 franchi).

Hanno svolto un’importante funzione di traino i pesi massimi difensivi Nestlé (+1,20% a 71,90 franchi), Novartis (+2,31% a 71,00 franchi) e Roche (+2,59% a 241,90 franchi). Completano lo scacchiere delle blue chip Actelion (+2,29% a 147,20 franchi), Givaudan (+0,80% a 1901,00 franchi), SGS (+1,80% a 2091,00 franchi), Swisscom (+0,97% a 520,50 franchi) e Syngenta (-0,63% a 397,20 franchi).

Movimenti importanti sono stati osservati nel mercato allargato: sono stati accolti bene i risultati semestrali di Barry Callebaut (+8,28% a 1111,00 franchi), superiori alle previsioni, mentre vendite hanno interessato Vaudoise (-2,79% a 505,50 franchi), che ha annunciato un utile 2015 in netto calo.

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