Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,28%

(Keystone-ATS) Chiusura negativa per la Borsa svizzera dopo l’avvio debole di Wall Street, nonostante una giornata segnata da un lieve rialzo. Il listino principale SMI ha chiuso a 7’942.50 punti, in calo dello 0,28%. Stesso andamento per l’indice allargato SPI che ha terminato le contrattazioni a quota 7’549.23 (-0.25%).

Partita al rialzo all’indomani del rinnovo della fiducia in Italia al governo di Enrico Letta, e malgrado il perdurare della crisi del bilancio negli Stati Uniti, Zurigo è poi caduta sulla scia di Wall Street, in seguito all’allarme del Tesoro americano sul possibile impatto di un’insolvenza.

Nel corso della giornata, il clima di incertezza dovuto allo “shutdown” è stato in parte compensato dai buoni dati congiunturali cinesi e della zona euro. Non hanno invece avuto alcuna influenza i dati pubblicati sul numero di richieste di sussidi alla disoccupazione negli USA, che hanno evidenziato un leggero aumento, ma meno di quanto previsto. Le cifre sulle ordinazioni industriali per il mese di agosto non sono state invece pubblicate.

La maggior parte delle blue chip elvetiche ha chiuso in territorio negativo. In controtendenza i titoli del settore orologiero Richemont, cresciuto del +0,44% (a 91,95 franchi), e Swatch Group, +0,35% (a 580,50 franchi). Credit Suisse vede ancora uno sviluppo in Svizzera nell’orologeria. L’importanza della Cina come maggiore mercato d’esportazione dovrebbe ancora crescere.

Chiusura in rosso per i titoli bancari UBS, in flessione del -1,07% (a 18,46 franchi), Credit Suisse del -1,20% (a 28,05 franchi) e Julius Baer del -0,96% (a 42,22 franchi). Negativi anche i titoli ciclici, tra cui ABB (-0,38% a 21,14 franchi), Adecco (-0,85% a 64,00 franchi), Geberit (-0,37% a 243,30 franchi) e Holcim (-0,38% a 66,10 franchi). Aumento dello 0,17% invece per Syngenta (a 361,60 franchi).

Nell’indice allargato, Addex ha chiuso in crescita del 5,83%, a 3,63 franchi, grazie all’annuncio di test positivi di un suo preparato.