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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,43%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera avvia la settimana in ribasso, con un finale di seduta comunque in netta progressione rispetto ai minimi di giornata. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 7830,37 punti (-0,43% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,42% a 7260,04 punti.

Tutte le piazze europee hanno reagito negativamente agli ultimi sviluppi della situazione a Cipro: sono riemerse le inquietudini relative alla tenuta dell’Eurozona, passate negli ultimi mesi in secondo piano grazie a un ottimismo più marcato sulla congiuntura mondiale. Il timore è che, dopo i titoli di conti bancari ciprioti, debbano passare alla cassa anche i risparmiatori di altri paesi in bilico come Italia o Spagna.

La crescita dell’incertezza è testimoniata anche dal rafforzamento del franco nei confronti dell’euro, tornato a tratti sotto 1,22. Considerato il quadro generale, diversi investitori hanno pensato bene di realizzare una parte dei guadagni conseguiti grazie ai recenti aumenti di corso. Altri però ne hanno approfittato per rientrare nel giro, confortati anche dalla flessione contenuta a Wall Stret: nelle ultime ore l’SMI ha così recuperato larga parte delle perdite.

Dell’accresciuta tensione sul fronte del debito hanno sofferto soprattutto i bancari UBS (-2,00% a 15,19 franchi), Credit Suisse (-2,42% a 26,24 franchi) e Julius Bär (-1,60% a 37,46 franchi), come pure gli assicurativi Swiss Re (-0,32% a 77,75 franchi) e Zurich (-0,26% a 266,60 franchi).

Non hanno presentato un orientamento unitario i titoli maggiormente sensibili alla congiuntura quali ABB (-1,19% a 21,57 franchi), Adecco (+0,65% a 54,20 franchi), Geberit (+0,56% a 233,30 franchi) e Holcim (-0,32% a 77,30 franchi). I vertici di Transocean (-0,10% a 50,25 franchi) hanno respinto la proposta di un dividendo più consistente avanzata da un grande azionista.

Nel segmento del lusso si sono risollevati dai minimi di seduta Swatch (-1,35% a 550,00 franchi) e Richemont (-0,62% a 79,50 franchi). Più volatili del solito sono risultati i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,44% a 68,45 franchi), Novartis (+0,15% a 65,75 franchi) e Roche (+0,05% a 216,50 franchi).

Nel mercato allargato balzo di Mikron (+7,26% a 5,76 franchi), che ha pubblicato un risultato 2012 al di là delle previsioni. Bene anche Metall Zug (+2,77% a 2155,00 franchi), che verserà un dividendo straordinario, e Tornos (+0,50% a 6,00 franchi), peraltro tornata nelle cifre rosse. Von Roll (-3,74% a 2,06 franchi) subisce l’impatto dei conti inferiori alle attese.

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