Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,94%
(Keystone-ATS) La borsa svizzera termina la settimana con seduta in ribasso. L’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 10’163,60 punti, in flessione dello 0,94% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,81% a 12’633,19 punti.
Gli operatori spiegano l’andamento dei corsi soprattutto con il timore di una seconda ondata della pandemia di coronavirus e con le conseguenze che essa potrebbe avere sull’economia. La tendenza ai realizzi di guadagno è stata favorita anche da alcuni deboli dati congiunturali cinesi. Altri indicatori macro sono giunti dagli Stati Uniti, senza peraltro generare soverchi effetti.
Sul fronte interno la giornata è stata povera di spunti. Per quanto riguarda i singoli titoli in contro tendenza si è a lungo mossa Swisscom (-0,20% a 505,00 franchi), al centro dell’interesse sulla scia della prospettata fusione Sunrise-UPC. Una certa resistenza è stata mostrata anche da Nestlé (-0,35% a 108,70 franchi) e Novartis (-0,69% a 77,25 franchi), mentre la corrente generale ha trascinato il terzo peso massimo difensivo, Roche (-1,49% a 310,70 franchi).
Tutti negativi si sono mostrati i valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-1,20% a 23,85 franchi), Adecco (-0,65% a 47,25 franchi), LafargeHolcim (-1,19% a 43,97 franchi), Geberit (-1,15% a 517,00 franchi) e Sika (-1,80%) a 207,40 franchi). Nel segmento del lusso, Richemont (-0,23% a 59,90 franchi) si è mossa non molto lontano da Swatch (-0,54% a 202,60 franchi).
Fra i bancari Credit Suisse (-0,33% a 10,43 franchi) si è difesa meglio di UBS (-1,10% a 11,22 franchi), mentre nel ramo assicurativo Swiss Life (-0,06% a 353,70 franchi) ha mostrato oggi di avere carte migliori di Swiss Re (-0,65% a 73,08 franchi) e Zurich (-0,32% a 344,10 franchi).
