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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -1,13%

(Keystone-ATS) Chiusura negativa per la borsa svizzera. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 6559,66 punti (-1,13% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI ha perso l’1,08% a 5880,81 punti. Il mercato aveva aperto stamane al rialzo, anche sulla scia dei buoni risultati di Apple e IBM, ma l’ottimismo si è poi stemperato e sono scattati i realizzi di guadagno.

Il dato sulla costruzione di nuove abitazioni in Usa a dicembre è risultato inferiore alle attese. Sempre da oltre Oceano è inoltre giunta notizia di uno studio che prevede una correzione dei corsi del 10% per motivi tecnici: gli investitori tendono quindi per il momento a rimanere alla finestra, cosa che si riflette anche sui bassi volumi di contrattazione.

A frenare il mercato sono stati soprattutto i bancari UBS (-3,42% a 16,67 franchi) e Credit Suisse (-1,29% a 42,77 franchi): dopo il deludente andamento degli affari mostrato da Citigroup gli operatori sono diventati più cauti. Oggi Goldman Sachs ha presentato utili in linea con le attese, ma un giro d’affari in calo più del previsto. Anche per Wells Fargo le stime erano migliori.

Julius Bär (+0,12% a 41,40 franchi) si è mossa bene nel giorno del processo a un suo ex dipendente, evento molto mediatizzato per i suoi collegamenti con Wikileaks. Fra gli assicurativi tonfo di Swiss Re (-3,05% a 52,45 franchi) e flessione di Zurich (-0,90% a 252,20 franchi).

Swatch (-4,89% a 373,80 franchi) ha presentato, senza preavviso, il dato sulle vendite 2010 – risultato da record – e nonostante un buon inizio è passata presto in territorio negativo: dopo due anni di performance superiori alla media molti investitori hanno voluto mettere il fieno in cascina. Lo stesso effetto ha inciso su Richemont (-5,00% a 52,25 franchi).

Hanno sostenuto per contro il listino i difensivi Roche (+0,50% a 141,20 franchi) – nuovo studio su un medicamento – e, almeno sino quasi alla fine, Nestlé (invariata a 52,65 franchi), mentre Novartis (-1,17% a 54,70 franchi) è apparsa poco tonica. Tutti in ribasso hanno terminato i titoli più legati alla congiuntura come ABB (-2,14% a 22,40 franchi), Holcim (-0,65% a 68,30 franchi) e Adecco (-2,70% a 63,15 franchi). Dopo aver a lungo guidato il listino principale ha ripiegato nel finale anche la sempre molto volatile Transocean (-0,64% a 77,50 franchi).

Nel mercato allargato fermento su Mikron (+8,43% a 7,46 franchi) e Tornos (+2,66% a 13,50 franchi) dopo dichiarazioni di Walter Fust – azionista di maggioranza di StarragHeckert – riportate da “Finanz und Wirtschaft” che ipotizza un fusione nel settore dell’industria delle macchine. Galenica (+0,38% a 530,00 franchi) ha presentato il giro d’affari 2010 e Kaba (-3,14% a 385,50 franchi) ha annunciato un’acquisizione in Norvegia.

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