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Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -1,59%

(Keystone-ATS) Seduta ampiamente negativa per la borsa svizzera, che ha sofferto tra l’altro la giornata nera di UBS: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 7850,68 punti, in flessione dell’1,59% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso l’1,41% a 8470,24 punti.

A spingere al ribasso tutte le piazze europee è stato in particolare il comparto bancario nonché i dati congiunturali cinesi inferiori alle aspettative. La Commissione Ue ha inoltre corretto al ribasso le sue stime di crescita per l’Eurozona.

In Svizzera ha avuto anche un certo impatto la debolezza del dollaro, che diminuisce la competitività dei prodotti elvetici sui mercati mondiali. La moneta americana è scesa sotto la soglia psicologica di 0,95 franchi, ciò che aumenta il nervosismo degli investitori.

Per quanto riguarda i singoli titoli l’attenzione è rimasta concentrata per tutta la giornata su UBS (-7,50% a 15,29 franchi): l’istituto ha pubblicato trimestrali inferiori alle aspettative e contrariamente alle voci circolate la settimana scorsa non ha deciso manovre di risparmio supplementari. Sotto pressione erano anche Credit Suisse (-4,82% a 13,83 franchi) e Julius Bär (-3,39% a 39,33 franchi). Nel settore finanziario le vendite hanno interessato pure gli assicurativi Zurich (-1,67% a 212,20 franchi) e Swiss Life (-2,37% a 238,60 franchi), ma non Swiss Re (+0,88% a 86,10 franchi), che ha potuto approfittare di una raccomandazione di JPMorgan.

Male orientati si sono rivelati i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,84% a 20,13 franchi), Adecco (-0,81% a 61,30 franchi), Geberit (-1,11% a 366,80 franchi) e LafargeHolcim (-6,17% a 44,69 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-2,52% a 321,70 franchi) e Richemont (-3,33% a 62,45 franchi) hanno sofferto le cattive notizie provenienti dalla Cina.

Swisscom (+0,51% a 492,30 franchi) ha convinto con il bilancio dopo tre mesi. Non sono per contro sfuggiti alla tendenza generale i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,91% a 71,15 franchi), Novartis (-0,82% a 72,65 franchi) e Roche (-0,91% a 240,50 franchi).

Per completare lo scacchiere delle blue chip vanno infine menzionate Actelion (-0,32% a 154,00 franchi), Givaudan (-0,73% a 1900,00 franchi), SGS (-0,66% a 2119,00 franchi) e Syngenta (-0,72% a 385,30 franchi).

Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari Dufry (+0,71% a franchi 127,40), Straumann (+3,89% a franchi 353,75) e Looser (-1,10% a franchi 53,80).

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