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Borsa svizzera: chiusura contrastata

(Keystone-ATS) Dopo una partenza in negativo la Borsa svizzera ha recuperato terreno per poi tornare più volte a muoversi sulla linea di demarcazione e in finale di seduta a scendere anche al di sotto di essa.

L’indice dei valori guida SMI ha chiuso in flessione dello 0,11% a 8’993,10 punti e quello allargato SPI in crescita dello 0,02% a 9232,94 punti.

A livello macroeconomico mancavano grandi impulsi. Gli investitori hanno iniziato la settimana cauti, in attesa della riunione del consiglio Bce di giovedì e del rapporto mensile sul mercato dell’impiego americano, che sarà pubblicato venerdì. Quest’ultimo potrebbe fornire indicazioni sulla decisione che prenderà la Fed.

Sul listino principale, tra i pesi massimi difensivi, Roche chiude in parità a 275,50 franchi, Nestlé perde lo 0,07% a 76,35 franchi e Novartis scende dello 0,90% a 87,95 franchi.

Per quanto riguarda i titoli bancari, fanno bene Credit Suisse e Julius Bär che progrediscono rispettivamente dello 0,36% (a 22,12 franchi) e dello 0,76% (a 49,24 franchi), mentre in negativo termina UBS che lascia sul terreno lo 0,25% a 19,75 franchi. Entrambi in flessione concludono la seduta i titoli assicurativi con Zurich che cede lo 0,44% (a 270,90 franchi) e Swiss Re lo 0,25% a 98,05 franchi.

Tranne LafargeHolcim, che perde lo 0,09% (a 55 franchi), in positivo risultano gli altri titoli più sensibili alla congiuntura: a mettere a segno la maggior crescita è ABB (+1,09% a 19,51 franchi), seguito da Adecco (+0,79% a 70,40 franchi) e Geberit (+0,76% a 344,10 franchi).

Tra gli altri titoli, Swatch (+1,23% a 361,80 franchi) fa meglio di Richemont (+0,20% a 77 franchi). Swisscom, che oggi ha annunciato di aver acquisito la maggioranza della startup Mila, perde l’1,17% a 507 franchi.

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