Borsa svizzera: ciusura in negativo
Giornata negativa per la Borsa svizzera - come per le principali consorelle europee - dopo 11 sedute al rialzo. L'indice di valori guida SMI è sceso a 6'026,57 punti (-0,52% rispetto alla chiusura di ieri), l'indice allargato SPI a 5'422,20 punti (-0.63%).
A pesare maggiormente in senso negativo sono state le due grandi banche: il Credit Suisse ha perso addirittura il 4,39%, UBS il 3,28%. Giornata da dimenticare anche per la Julus Baer (-1,42%), come pure per Givaudan (-2,53%), Holcim (-1,91%), Swisscom (-1,62%), Adecco (-1,55%) e Syngenta (-1,23%).
Solo cinque titoli hanno chiuso in territorio positivo. Fra loro i due pesi massimi difensivi Nestlé, la cui azione dopo una giornata sotto la linea è riuscita a guadagnare cinque centesimi (+0,09%), e Roche, che di centesimi ne ha guadagnati 10 (+0,06%). L'altro peso massimo difensivo, Novartis, ha contenuto le perdite (-0,18%).
ABB sale dello 0,59%, dopo aver annunciato una commessa da oltre 50 milioni di dollari dal Texas, Actelion dello 0,60%, Syntes dello 0,38%.
In mancanza di risultati d'impresa, l'attenzione degli investitori era rivolta ai dati congiunturali e alla situazione del debito nell'Eurozona.
Le borse europee hanno reagito con indifferenza alla conclusione dell'asta con cui la Francia ha collocato 7,9 miliardi di titoli di Stato con scadenze tra i 10 e i 30 anni. Poco influsso sembrano avere avuto anche i dati macroeconomici pubblicati negli USA (diminuzione delle richieste di sussidi di disoccupazione e creazione di posti di lavoro nel settore privato), migliori di quanto si attendessero gli analisti.