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Borsa svizzera: fatica a trovare un orientamento preciso

(Keystone-ATS) Dopo una partenza debole la borsa svizzera ha recuperato in mattinata terreno e da allora fatica a trovare un orientamento preciso. Alle 14.25 l’indice dei valori guida SMI segnava 7819,04 punti (+0,11% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in progressione dello 0,18% a 7402,09 punti.

Gli operatori descrivono la seduta come poco movimentata, con volumi di contrattazione assai modesti, complici il periodo di vacanze e l’approssimarsi della festa nazionale svizzera. Anche la notizia di un aumento superiore del previsto del prodotto interno lordo americano nel secondo semestre ha provocato scarsi effetti.

L’attenzione degli investitori è infatti da puntata sulle ultime decisioni di politica monetaria che verranno prese da Federal Reserve, Banca centrale europea e Banca centrale inglese. La Fed informerà stasera, a piazze europee ormai chiuse, mentre gli altri due istituti terranno le loro riunioni domani, quando nulla si muoverà sul mercato elvetico a causa del primo d’agosto. Molto attesi sono inoltre gli ultimi dati sul mercato del lavoro negli Usa, che saranno diffusi venerdì.

Sul fronte interno per quanto concerne i singoli titoli hanno virato in positivo i bancari UBS (+0,88%) e Credit Suisse (+0,11%), allineandosi in tal modo ai già tonici assicurativi Swiss Re (+0,48%) e Zurich (+0,48%).

Non hanno un andamento univoco i valori maggiormente legati ai cicli economici come ABB (-0,54%), Adecco (+0,08%), Geberit (-0,04%) e Holcim (+0,38%). Nel segmento del lusso Swatch (-0,09%) rimane anemica, mentre Richemont (+0,95%) sta decisamente guadagnando terreno.

Ancora in ordine sparso si presentano i pesi massimi difensivi: Nestlé (+0,89%), che già si muoveva di buona lena in mattinata favorita anche dai trimestrali della concorrente Danone, è ora aiutata nell’opera di traino del listino anche da Novartis (+0,38%); in difficoltà rimane per contro Roche (-1,25%), penalizzata dalle voci riguardanti la possibile maxi-operazione di acquisto dell’americana Alexion.

Nel mercato allargato è stato ben accolto l’accordo con le autorità americane annunciato dalla Liechtensteinische Landesbank (+5,18%). Hanno informato sull’andamento degli affari anche Vontobel (+0,78%), Weatherford (+6,32%), APG SGA (-3,35%) e Dufry (-2,66%).

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