Borsa svizzera: giornata positiva, SMI +0,88%
(Keystone-ATS) ZURIGO – E’ stata una giornata positiva quella vissuta oggi dalla Borsa svizzera. Dopo aver perso vigore nel primo pomeriggio, i listini hanno ripreso a salire con l’arrivo di dati congiunturali dagli Stati Uniti migliori delle previsioni. Sulla Borsa continua comunque a pesare l’incertezza per quanto riguarda la Grecia. Al termine delle contrattazioni l’indice guida SMI ha chiuso con un +0,88% a 6’497,66 punti e quello allargato SPI con un +0,72% a 5’592,49 punti.
L’indice manifatturiero dello stato di New York è balzato questo mese a 24,9, segnando il tasso di espansione più forte degli ultimi quattro mesi. Gli economisti si aspettavano un valore più basso a 18,0. Il saldo degli investimenti esteri in attività finanziarie a lungo termine denominate in dollari negli Usa, a dicembre è risultato positivo per 63,3 miliardi di dollari contro i 126,4 miliardi (dato rivisto) del mese precedente. Gli analisti si aspettavano un saldo positivo per 35,4 miliardi di dollari.
Oggi alla Borsa hanno primeggiato i titoli bancari. CS ha messo a segno un +3,77% a 47,64 franchi, UBS +2,86% a 14,38 franchi e Julius Baer +2,14% a 32,86 franchi. Tra i pesi massimi c’è da segnalare Nestlé che venerdì renderà noti i risultati d’esercizio. Il titolo chiude con un +0,90% a 50,60 franchi.
Oggi l’attenzione era comunque rivolta anche al mercato allargato, dopo la pubblicazione dei risultati 2009 di varie importanti imprese elvetiche.
Spicca in particolare Straumann (-5,08%) a 252,50 franchi. Il fabbricante basilese di impianti dentari ha realizzato un utile di 146,4 milioni di franchi nel 2009, contro 8,2 nell’anno precedente quando però aveva effettuato ammortamenti straordinari. Il fatturato è in calo del 5,4% (-2,1% in valute locali) a 736,4 milioni di franchi.
Givaudan scende del 3,70% a 871,50 franchi. L’anno scorso il leader mondiale nel settore dei profumi e degli aromi ha conseguito un utile netto di 199 milioni di franchi, in progressione del 79% rispetto al 2008. Il fatturato è però calato del 3,1% a 3,96 miliardi di franchi.
In rosso anche Clariant (-4,74%) a 10,85 franchi. La società chimica basilese, che ha annunciato la soppressione di 500 posti, 400 dei quali in Svizzera, ha chiuso l’esercizio 2009 con una perdita netta di 194 milioni di franchi.