Borsa svizzera: migliora ma rimane in rosso
(Keystone-ATS) Rimane in rosso nel pomeriggio, seppur con un miglioramento, la Borsa svizzera. Alle 15:05 circa l’indice SMI dei titoli guida perdeva lo 0,12% a 8’630,14 punti. Stessa contrazione per quello allargato SPI a 9’623,86.
Secondo gli analisti contattati dall’agenzia awp, le recenti affermazioni della Fed americana – che ha assicurato rialzi dei tassi graduali – hanno influenzato i mercati. Gli investitori sono nervosi, hanno evidenziato gli esperti.
Il nervosismo è accentuato dall’incontro odierno fra il presidente americano Donald Trump e quello cinese Xi Jinping. Lo scopo dei colloqui è quello di evitare uno scontro sui dazi che porterebbe a una guerra commerciale tra le due principali potenze mondiali, con conseguenze imprevedibili per l’intero pianeta.
Nel frattempo sono stati pubblicati anche alcuni dati congiunturali interessanti: le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana sono calate di 25’000 unità a quota 234’000, un dato superiore alle attese. In Germania invece, nel mese di febbraio, gli ordini dell’industria sono saliti del 3,4% su base mensile, dopo la brusca frenata di gennaio. Gli esperti si attendevano un incremento del 4%.
Rispetto alla mattina, più titoli hanno girato in territorio positivo. Si fanno notare in particolare Swatch (+0,97%), Zurich Insurance (+0,87%) e Swiss Life (+0,72%). Rimangono in negativo i bancari Credit Suisse (-0,41%) e UBS (-0,38%), mentre migliora Julius Bär (+0,16%).