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Borsa svizzera: orientata al ribasso

(Keystone-ATS) La borsa svizzera rimane orientata al ribasso: alle 15.15 l’indice dei valori guida SMI segnava 6057,39 punti (-0,21% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,19% a 5490,97 punti.

Stando agli operatori sul mercato pesano i realizzi di guadagno, dopo gli aumenti di corso di ieri. La situazione sul fronte dell’Eurozona rimane almeno temporaneamente tranquilla – l’accordo sul taglio del debito greco è considerato vicino – mentre per quanto riguarda la congiuntura si segnala negli Usa un calo più forte del previsto delle richieste di sussidio disoccupazione.

A incidere sui singoli titoli sono oggi però soprattutto le notizie relative all’andamento degli affari di concorrenti all’estero. E non manca l’interesse per la prospettata fusione fra Glencore e Xstrata, che secondo taluni potrebbe dare il via a un’ondata di altri matrimoni, considerando che vi sono gruppi con buone disponibilità di mezzi liquidi.

In difficoltà appaiono i bancari UBS (-0,85%), Credit Suisse (-0,88%) e Julius Bär (-1,10%), influenzati dalla perdita annunciata a sorpresa nel quarto trimestre da Deutsche Bank. Resistono meglio gli assicurativi Swiss Re (+0,39%), che beneficia del buon andamento di Münchener Rück, e Zurich (-0,31%).

Fra i valori più legati alla congiuntura ABB (+0,10%) rimane ferma al palo, mentre sono nel frattempo decollati Adecco (+0,62%) e Holcim (+1,48%). Nel segmento del lusso Swatch (+0,20%) e Richemont (+0,74%) sembrano solo in parte favoriti dai dati sull’export orologiero.

I maggiori guadagni sono fatti segnare dalla sempre volatile Transocean (+1,71%), mentre sul fronte inverso in forte calo è Givaudan (-2,58%). Non presentano un andamento unitario i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,75%), che soffre per il bilancio trimestrale debole del concorrente Unilever, Novartis (+0,29%) e Roche (-0,91%), già sotto pressione ieri.

Nel mercato allargato balzo di Petroplus (+70,31% a 1,09 franchi) dopo che l’investitore tedesco Clemens Vedder ha mostrato interesse per rilevare il gruppo in moratoria concordataria. Xstrata (+10,87%) ha da parte sua confermato colloqui con Glencore in vista di una fusione. Hanno fornito informazioni sull’esercizio 2011 Rieter (+2,35%), Emmi (+0,77%) e Bucher (+0,76%).

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