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Borsa svizzera: seduta decisamente negativa, SMI -1,88%

(Keystone-ATS) Giornata caratterizzata da un’ondata di vendite alla Borsa svizzera. Le perdite si sono ampliate nel pomeriggio e la contrazione del listino principale SMI a circa mezz’ora dalla chiusura dei mercati ha superato il 2%. L’indice dei valori guida ha chiuso a quota 5822,26, in calo dell’1,88%. L’indice allargato SPI ha terminato a 5345,28 punti (-1,93%).

La piazza elvetica ha sofferto, come le altre borse europee, a causa della crisi del debito negli Stati Uniti e in Europa. Nel frattempo è proseguita la debolezza dell’euro che ha registrato nei confronti del franco un nuovo minimo a 1,1404 franchi. Il dollaro si è avvicinato al record negativo della settimana scorsa di 0,8085 franchi. Per giovedì è previsto un vertice dei 17 paesi di Eurolandia su nuovi aiuti alla Grecia.

L’incertezza che domina sui mercati tocca in modo particolare i valori bancari. Il Credit Suisse ha ceduto il 4,65% (a 28,72 franchi), l’UBS il 3,43% (a 13,23 franchi) e la Julius Bär il 3,11% (a 32,40 franchi). Secondo gli operatori, sul titolo del Credit Suisse ha inciso un articolo del domenicale SonntagsZeitung, secondo cui la banca negli USA dovrà affrontare negli USA problemi analoghi a quelli dell’UBS. Tra gli assicurativi Zurich Financial è in calo del 2,71% (a 190,20 franchi), Swiss Re dell’1,94% (a 43,39 franchi).

Ha tenuto solo Roche, con un lieve calo dello 0,15% (a 136,00 franchi). Novartis è scesa dell’1,41% (a 49,49 franchi), Nestlé dell’1,65% (a 50,55 franchi). Fra i titoli più sensibili alle oscillazioni della congiuntura, ABB ha lasciato sul terreno il 2,94% (a 20,17 franchi), Adecco il 3,32% (a 48,97 franchi) e Holcim il 3,27% (a 54,65 franchi). Calo di oltre tre punti anche per Richemont (-3,25% a 52,15 franchi) e Swatch Group (-3,11% a 408,40 franchi).

Nel listino allargato, gli occhi erano puntati su Georg Fischer: il titolo ha registrato un calo del 3,41% (a 425,00 franchi), malgrado il gruppo industriale sciaffusano abbia annunciato un utile netto semestrale più che raddoppiato, meglio delle attese degli esperti.

Anche Kühne+Nagel ha pubblicato i dati del primo semestre. Il titolo ha perso il 4,24% (a 113,00 franchi). Gli investitori hanno accolto male in particolare la correzione al ribasso delle prospettive di crescita.

Il fabbricante solettese di componenti elettronici Schaffner ha lanciato oggi un avvertimento su utili e fatturato per l’esercizio in corso, che si chiuderà a fine settembre. La borsa ha reagito negativamente: l’azione ha subito una contrazione dell’11,59% (a 290,00 franchi).

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