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Borsa svizzera: seduta di piccolo cabotaggio

(Keystone-ATS) La seduta rimane di piccolo cabotaggio alla borsa svizzera, che galleggia pigramente intorno alla parità. Alle 15.00 l’indice dei valori guida SMI segnava 8454,44 punti, su dello 0,06% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI guadagnava lo 0,07% a 9205,44 punti.

Gli investitori continuano a mostrarsi reticenti ad impegnarsi, consapevoli che nel finale di giornata potrebbero dover mettere mano con fermezza al timone: alle 17.00, mezz’ora prima della fine delle contrattazioni sul vecchio continente, comincerà infatti la tanto attesa conferenza stampa del presidente eletto americano Donald Trump.

Le aspettative riguardo alle riforme fiscali e al potenziamento della spesa statale sono elevate e pure grande è di conseguenza il potenziale di delusione. D’altra parte se Trump soddisferà o addirittura supererà le aspettative i corsi potrebbero tornare a salire sensibilmente, con il Dow Jones che potrebbe balzare per la prima volta nella storia oltre la soglia psicologica dei 20’000 punti.

L’atmosfera è comunque al momento calma, come testimoniato dall’indice di volatilità, sceso ai minimi da un anno a questa parte. L’attenzione dei mercati è inoltre già rivolta a venerdì, quando tre grandi banche presenteranno i risultati del quarto trimestre 2014.

Sul fronte interno per quanto riguarda i singoli titoli in evidenza rimane ABB (+2,08%), che beneficia di una raccomandazione di Merrill Lynch. Non hanno un orientamento comune gli altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura come Adecco (invariata), Geberit (+0,41%) e LafargeHolcim (-1,21%). Nel segmento del lusso Swatch (-0,21%) appare più in difficoltà di Richemont (+0,49%), che domani informerà sugli affari nel periodo natalizio.

In ordine sparso si muovono i bancari UBS (-0,06%), Credit Suisse (+0,25%) e Julius Bär (-0,55%). Nello stesso comparto finanziario stanno ripiegando dai massimi di giornata gli assicurativi Zurich (-0,11%), Swiss Life (+0,34%) e Swiss Re (+0,05%).

Arretra Actelion (-1,21%), ieri assai ricercata dopo voci riguardo al prezzo offerto da Johnson&Johnson per l’acquisizione. Negativi sono anche gli altri due valori farmaceutici, Novartis (-0,46%) e Roche (-0,58%). Svolge per contro una funzione di traino Nestlé (+0,67%).

Completano lo scacchiere dei 20 titoli principali Givaudan (+0,49%), SGS (+0,62%), Swisscom (+0,19%) e Syngenta (+1,31%).

Nel mercato allargato GAM (-4,13%) ed Evolva (-5,17%) scendono in seguito a giudizi negativi degli analisti. In evidenza sono invece Wisekey (+3,19%), Dottikon (+14,04%) e Santhera (+10,74%). Sika (+0,46%) ha annunciato una piccola acquisizione in Austria.

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