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Borsa svizzera: SMI chiude a -0,09 percento

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso in lieve ribasso una seduta trascorsa quasi interamente in territorio negativo: l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 6064,41 punti (-0,09% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI si è fermato a 5501,25 punti (0,01 punti in meno).

Stando agli operatori sul mercato hanno pesato i realizzi di guadagno, dopo gli aumenti di corso di ieri. La situazione sul fronte dell’Eurozona è rimasta almeno temporaneamente tranquilla – l’accordo sul taglio del debito greco è considerato vicino – mentre per quanto riguarda la congiuntura dagli Usa è giunta la notizia di un calo più forte del previsto delle richieste di sussidio disoccupazione. Tutti aspettano però il rapporto sul mercato del lavoro che sarà pubblicato domani.

A incidere sui singoli titoli, nell’ambito di un volume di contrattazioni tutto sommato contenuto, sono stati oggi soprattutto le notizie relative all’andamento degli affari di concorrenti all’estero. E non è mancato l’interesse per la prospettata fusione fra Glencore e Xstrata, che secondo taluni potrebbe dare il via a un’ondata di altri matrimoni, considerando che vi sono gruppi con buone disponibilità di mezzi liquidi.

Hanno chiuso in crescendo i bancari UBS (+0,23% a 12,99 franchi) e Credit Suisse (+0,32% a 25,04 franchi), a lungo influenzati dalla perdita annunciata a sorpresa nel quarto trimestre da Deutsche Bank. Fra gli assicurativi ha per contro tenuto bene fin da subito Swiss Re (+0,68% a 51,80 franchi), che ha beneficiato del buon andamento di Münchener Rück e si è rivelata più tonica di Zurich (-0,18% a 222,70 franchi).

Fra i valori più legati alla congiuntura ABB (+0,15% a 19,84 franchi) e Adecco (+0,24% a 46,72 franchi) sono rimaste quasi ferme al palo, mentre è decollata Holcim (+2,68% a 55,60 franchi), sulla scia del fatturato della messicana Cemex. Nel segmento del lusso i gruppi Swatch (+0,74% a 409,50 franchi) e Richemont (+1,29% a 54,85 franchi) sono stati favoriti dai dati sull’export orologiero.

Guadagni sono stati realizzati dalla sempre volatile Transocean (+2,01% a 44,70 franchi), mentre sul fronte inverso in forte calo ha chiuso Givaudan (-2,58% a 870,00 franchi). Non hanno avuto un andamento unitario i pesi massimi difensivi Nestlé (-1,12% a 52,80 franchi), che ha sofferto per il bilancio trimestrale debole del concorrente Unilever, Novartis (+0,20% a 51,00 franchi) e Roche (-0,26% a 153,00 franchi), già sotto pressione ieri.

Nel mercato allargato balzo di Petroplus (+73,44% a 1,11 franchi) dopo che l’investitore tedesco Clemens Vedder ha mostrato interesse per rilevare il gruppo in moratoria concordataria. Xstrata (+10,87% a 17,85 franchi) ha da parte sua confermato colloqui con Glencore in vista di una fusione. Hanno fornito informazioni sull’esercizio 2011 Rieter (+1,94% a 173,80 franchi), Emmi (+1,08% a 196,00 franchi) e Bucher (+1,52% a 186,80 franchi).

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