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Borsa svizzera: SMI chiude in calo dell’1,41%

(Keystone-ATS) Le preoccupazioni sulla condizione dell’economia cinese hanno influito negativamente sugli investitori: la Borsa svizzera, apertasi in calo, si è mantenuta per tutta la seduta al di sotto della linea di demarcazione aumentando le perdite.

L’indice dei valori guida SMI ha chiuso in flessione dell’1,41% a 9’251,60 punti e quello allargato SPI dell’1,35% a 9’391,63 punti

In tarda mattinata il Bundestag tedesco ha approvato con ampia maggioranza il terzo pacchetto di aiuti alla Grecia. Dallo spoglio è emerso che hanno votato a favore degli 86 miliardi per la Grecia 454 deputati tedeschi; 113 sono stati i voti contrari, 18 gli astenuti. Mentre nel pomeriggio è stato reso noto che i i prezzi al consumo negli Stati Uniti in luglio sono saliti dello 0,1%. L’aumento è inferiore alle attese degli analisti, che scommettevano su un incremento dello 0,2%. L’indice ‘core’, quello che non include l’energia e gli alimentari, è progredito dello 0,1%.

In serata sono attesi i verbali della Fed che potrebbero offrire indicazioni sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse.

Sul listino principale tutti i titoli hanno terminato in rosso. A segnare le maggiori perdite è stato quello di Transocean (-3,89% a 13,33 franchi). Swisscom, che ha annunciato i risultati semestrali con un calo dell’utile netto e un leggero aumento del fatturato, è scesa del 2,48% a 551,50 franchi.

Le altre blue chip che hanno lasciato sul terreno oltre il 2% sono Adecco (-2,01% a 78,10 franchi), Julius Bär (-2,06% a 52,30 franchi), LafargeHolcim (-2,78% a 64,70 franchi) e Swatch Group (-2,08% a 382,20 franchi). Il gruppo orologiero ha annunciato oggi di aver deciso di di trasferire le attività dell’azienda Distico da Taverne a Bienne e creare nella città bernese 160 posti di lavoro.

Quanto ai pesi massimi difensivi, Nestlé ha segnato un calo inferiore (-0,73% a 74,40 franchi) rispetto a Roche (-1,30% a 273,30 franchi) e a Novartis (-1,53% a 99,45 franchi).

Pesanti anche le perdite dei due titoli bancari UBS (-1,80% a 21,30 franchi) e CS Group (-1,41% a 27,26 franchi) anche se inferiori a quelle di Julius Bär. Tra i due titoli assicurativi, Swiss Re (-1,09% a 86,05 franchi) ha fatto meglio di Zurich (-1,53% a 282,80 franchi).

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