Borsa svizzera: sta perdendo terreno
ZURIGO - Dopo aver aperto in solido rialzo la borsa svizzera ha perso terreno, scivolando anche sotto la parità: alle 11.15 l'indice dei valori guida SMI segnava 6596,03 punti (+0,08% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI era in crescita dello 0,09% a 5873,26 punti.
I mercati europei hanno inizialmente accolto in modo favorevole la notizia che l'Irlanda accetta di chiedere l'aiuto internazionale per far fronte alle difficoltà finanziarie del paese. Le incertezze di fondo sulla congiuntura però rimangono: in mancanza di notizie di rilievo sul fronte aziendale vi è quindi attesa per il primo pomeriggio, quando saranno pubblicati gli ultimi dati sulla fiducia dei consumatori nell'eurozona e sull'attività industriale nell'area di Chicago. Sul piano globale la settimana si annuncia comunque corta: giovedì negli Usa la borsa sarà infatti chiusa per la festività del Thanksgiving.
Sul fronte interno, vendite si segnalano su UBS (-1,40%) e Credit Suisse (-1,29%), che pure avevano avviato le contrattazioni in modo positivo sulla scia dell'aiuto che si sta delineando per Dublino; il terzo bancario di peso, Julius Bär (+0,05%), si mantiene ancora positivo. Il comparto assicurativo - con Swiss Re (-0,10%) e Zurich (-0,25%) sta scivolando all'indietro con il passare delle ore.
Resistono per contro bene i difensivi Nestlé (+0,36%) e soprattutto Novartis (+0,89%), aiutata forse dalle voci - peraltro smentite - che la vogliono sul punto di intraprendere una ristrutturazione in "stile" Roche (-0,69%).
Fra i titolo più legati alla congiuntura Holcim (+0,37%), grazie a una raccomandazione di Merrill Lynch, fa meglio di ABB (-0,64%) e soprattutto di Lonza (-2,15%). Splende per il momento ancora il sole sopra il segmento del lusso, con Richemont (+1,01%) comunque più tonica di Swatch (+0,20%).
Inizialmente sotto forte pressione, dopo i guadagni delle scorse sedute, Actelion (+0,09%) si è stabilizzata: contrariamente a quanto alcuni si attendevano nel fine settimana non è giunta alcuna proposta di acquisizione. Sempre molto volatile rimane Transocean (+1,55%).
Nel mercato allargato balzo di Comet (+7,12%), che venerdì ha pronosticato un forte aumento delle vendite future.