Borsa svizzera: tonfo nel pomeriggio dopo dati USA su impieghi
La Borsa svizzera, già in forte discesa in mattinata, ha registrato un ulteriore scivolone nel primo pomeriggio, dopo la pubblicazione di dati americani sfavorevoli sul mercato del lavoro. Alle 14.40 il listino principale segna 5348,97, in flessione del 3,30%. L'indice allargato SPI è a quota 4879,83 (-3,18%).
Il tasso di disoccupazione negli Stati è rimasto invariato in agosto al 9,1%, come atteso dagli esperti. Non sono stati creati posti di lavoro, mentre gli analisti avevano previsto 70'000 nuovi impieghi.
L'ondata di vendite è generalizzata. Tutte le blue chip elvetiche sono in discesa. I cali più contenuti sono fatti registrare da Lonza (-1,45%) e Nestlé (-1,46%). Novartis (-3,79%) e Roche (-2,93%) - gli altri due titoli difensivi di peso - hanno un impatto decisamente negativo.
La crisi dei paesi altamente indebitati di Eurolandia e la debolezza della valuta unica si fa sentire sui titoli bancari, con l'UBS che cede il 4,55%, il Credit Suisse il 4,25% e la Julius Bär il 5,19%. Fra gli assicurativi, Zurich Financial perde il 4,27%, Swiss Re il 4,10%.
Le preoccupazioni sull'economia si fanno sentire sui titoli più sensibili ai cicli congiunturali. ABB lascia sul terreno il 4,34%, Adecco - sotto l'influsso dei dati americani sull'impiego - il 6%, Holcim il 3,71%. Quanto ai beni del lusso, Swatch Group è in ribasso dell 4,77%, Richemont pure del 4,77%.